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'"ff j MCCCCC,
fu, Quel prevedi lor. sier Nicolo Marzello, à fortifichà
il castello, et lui capetanio à mandato per Jacomo
Coltrim a Corfù, vengi lì per conseiar la fabricha.
Item, à spazato uno messo a Napoli di Romania, con
letere a quel rezimento, per saper di l’armata tur-
chescha, persuadendoli a lenirsi, che non li era per
manchar. Item, scrive che li provisionati se mandi,
non sia galioti, come uno con letere di executori li
scrive, era con la galia sier Polo Nani, e lo remeti
al suo luogo ; tamen è venuto come provisionato, e
lieva do soldi.
Del dito, ivi, a d' 22. Come à mandato do galie
a la volta di Castel Tornese, eh’ è sier Polo Nani e
sier Alvise da Canal, con comission, scorino tutta
quella riviera, per haver qualche noticia; qualli andò
e tornò, à riporla uno schiavo fuzito di turchi, è di
la Zefalonia ; et manda la Ihoro depositione. Item., à
mandato ivi do altre galie, eh’ è sier Marco Orioni,
di Candia, e sier Anzolo Orio ; e cussi non resterà
di mandar ogni zorno ; e al Frodano mandò sier
Marin Barbo e sier Francesco Pasqualigo, qualli
prontamente andono ; non erano ancora ritornati.
In hoc interim facea la zercha a le galie, et secondo
P arma’ inimicha si moverà, cussi si governerà. Et
per uno provisionato fuzito da’ turchi, era sopra la
galia di sier Vetor di Leze, fu presa, e venuto da
esso capetanio, à inteso ditto sier Vetor, con la zur-
ma e provisionati, combateno virilmente da hore 21
fin 24, e morti gran numero di turchi, e tanti mon-
tava su la galia taiavano a pezi, e investi la galia di
uno capetanio qual fo morto con 1’ armiraio • et par
che ditto sier Vetor da Leze, Andrea Cingano, co-
mito, moriteno sul castello, et cavono do magieri di
la galia, e andò a fondi, sì che turchi non hanno auto
ni homeni, ni l’artilaria, ni la galia ; 1’ altra, Mosta,
restò presa, et la menorono via. Item, zonse poi uno
altro prò visionato, era nel Zonchio, fo a dì X dii
presente. Dice vene li uno bassà con cavali 3000,
richiese il castello ; quel castelan tolse termine ; tre
dì li dete, e poi revoche, e iterum dimandò si ren-
desse; e cussi si rese, salvo 1’ aver e le persone, e
310 forano conduti in campo, e fo vestito il castelam,
sier Carlo Contarmi, di una casacha d’ oro, e li altri
contestabeli ; et che quelli cani à taiato a pezi più di
6000 presi a Modom, e cussi taiava per zornata, et
era gran fetor di corpi morti si christiani come tur-
chi. Era in campo abondantia di tutto, et missier
Marco Cabrici, castelam di Modon, fo condolo inaliti
il signor, qual li disse che ’l meritava che li fosse
taiato. Rispose, che da puto in suso l'havea servito
la Signoria sua, et era stà ben pagato ; el simile ave-

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ria fato, si l’havesse servito lui. E subito fo mandalo
da parte. Altri vivi non sa. E si dicea per il campo,
Coron era reso, e a Modom si facea non bone guar-
die, e turchi introrno fino im piaza, quando la pre-
se, quasi senza contrasto. Ancora vi vene uno altro,
scampò a di 14 da Modom, eh’è il parom con el
bombardici’. E uno galioto di la galia di Otranto,
che portò il socorsso, dice Modom è tutto brusato,
resta salvo le mure; e non si cognoseria mai fusse
stà Modon, eh’ è cossa molto miserabile. Item, erano
zonte in armada tre nave di Candia, ben armate de
provisionati e galioti da meter sopra le galie, pagati
per do mexi ; merita laude quel rezimento; eh’è la
nave di Coresi, la nave di sier Stefano Synadino, e
la nave di sier Zuan Schrinzi ; dice è molte navete
in Candia, di bote 150 1’ una. Item, quel rezimento
à expedito uno grosso schierazo, con provisionati
84, qual non è ancor zonto, e parti avanti le nave,
et che da Retimo e la Cania sarà expediti altri na-
vilij. Item, lui capetanio ha 24 galie sotil, 21 grosse,
21 nave, et la galia di Chersso mai è parsa, non si
sa dove la sia, et le galie Salamona, Pasqualiga di
Candia, e di Trani, sono andate in Candia ; et, come
dicono quelli di le nave, ditte galie sono andate a
Napoli di Romania. Item, la barza armada, capota-
ndo ., ha molato in 5 o ver 6 luogi a un trato
aqua ; à mandato calafai per stropar di fuora via, sì
che tutte do quelle barze fano aqua assai, el cinque
galie grosse sono marze, videlicet la Tiepola, Vituri,
Bondimiera, Pasqualiga et Curzolan ; e la galia sotil
Basadona à roto l’antena ; e sier Zacharia Loredan,
roto l’arboro, è ronzata con pocho più di mezo ar-
bore. Item, el biscoto de Veniexia è di pessima sor-
te, eh’ è causa di la infirmità e morti di quelli poveri
galioti, sì che prega non sia mandati più simili bi-
scoli in armada.
Copia de la depositiom facta per el spettabile missier
Polo Nani e missier Alvioce da Canal, sopraco-
miti, a dì 22 avoslo 1500, al Zante.
De comandamento del clarissimo capetanio ze-
neral, me levai de qui a hore 5 di nocte, a di 20,
con missier Alvise da Canal, per andar su la Turchia,
per intender de l’armata et exercito turchescho,
come per la comission me è comesso. La matina, a
4 hore de zorno, zonzessemo zercha 4 mia de solo
de Coricha, fo a dì 21, perchè fo tempo contrario.
Bufai el copano in aqua, mandai in terra per haver
parlamento, per esser quel loco consueto al far di
signali. Non trovassemo alcuno ; deliberai andar de
solo Coricha, sopra una ponta, per esser in veduta
 
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