MCCCCC, NOVEMBRE.
li 04
1103
assai ; e volea mandar li provedadori a visitarlo, ma
per il tempo diliberò mandar 4 sopracomiti, qualli
tonno sier Antonio da Canal, sier Marin Barbo, sier
Francesco Pasqualigo et sier Alvise da Canal, quali
andono a la barza dii capetanio, e visitò per nome
dii zeneral, offerendoli 1’ armata nostra, e che, bona-
zando il tempo, el veria. Esso capetanio ringratiò
assai ; et cussi lui zeneral andò con la soa galia, e
col resto di 1’ armata, posta in bordine di bandiere
e artilarie, a la ditta barza ; dove dismontò con li
436* provedadori e soracomiti. Esso capetanio li vene
contra, e lo acolse amorevelmente. Et sentati, disse
esser venuto senza richiesta, et fidato di le letere di
F orator nostro a Napoli, che scrivea Modon era in
bon termine, e poi solicitato la soa venuta da uno
missier Francesco Fioriam, dotor, e tandem richie-
sto per nome di la Signoria, era venuto in quelle
aque, non a requisition dii papa, ni altri, ma solum
per l’amor portava le regie alteze a la Signoria no-
stra, e ben di la christianità. E il zeneral li rispose.
Poi messeno ordine il zorno sequente, di abocharse
per far qualche bona diliberation, a laude de Dio,
honor di le alteze regie e di la Signoria nostra, et
partite. Poi el zeneral mandò a visitatiom dii cape-
tanio dii re di Pranza, qual era amalato, tre soraco-
miti, videlicet sier Alvise da Canal, sier Marco Anto-
nio Contarmi e sier Anzolo Orio, offerendoli eie. El
qual capetanio è con una barza grossa di bote 3000,
con homeni 600 suso, come el dice ; e 1’ altra non
è ancor zonta, ma sera presto. Or, ditto capetanio
yspano mostra persona prudente, discreta e praticha
di guerra ; è bei) disposto di la persona ; à, tra barze
e caravelle, numero 54; tre nave grosse, una di
3000 bote, dove è lui, e do altre di, 2000; el resto
non tropo grosse ; alcuna di 600, il resto di 200 in
300, carge de homeni e artilarie; ha XXV canoni de
bronzo, grossissimi, e molte altre artilarie grosse,
schiopetieri 1500, in tutta perfetion, 1000 balle-
strieri; il resto lanzaruoli e zanetarij, boni provi-
sionati in gran summa, e vituarie per mexi 4, et
molto prompti a voler far cosse assai. Item, ha 7
galie castelane, et 8 in X foste catelane, oltra el nu-
mero soprascrito.
Del ditto capetanio, date ivi, a dì 31 ditto. Cho-
me, bonazato il tempo fortunevele, eri el capetanio
yspano smontò in terra, et hessendo in barcha, il
zeneral fé honorarlo, con deserar bombarde, e tute
artilarie. E, dismontato, el zeneral li andò contra al
muoio, e andono a messa ; poi se reduseno in una
casa. Era li proveditori, el capetanio di le galie gros-
se e nave, il provedador dii Zante, et il strenuo
Gorlim da Ravena, e altri dii ditto capetanio yspano,
qual comenziò a parlar, dicendo era venuto con
quella armata di le catholice alteze, a benefìcio di la
Signoria nostra, con large oferte ; et, consultato
qualche impresa, era promplo a tuorla e finirla. Et
il zeneral, cognoscendo ditto capetanio era inclinado
a Modon, disse veniva de lì, et era solum turchi 800.
E, consultato la materia, fo chiamato dentro do cita-
dini di Modon, e portato uno desegno, e disputato
de intrar per certo buso, e rubarlo; e cussi in nome
di missier Jesu Christo, e in bona fortuna, per tutti
unanimi e concordi ferminone tuor ditta impresa, e
jurato sacramento di tenirla secreta, azò le forze
mimiche non vadino a Modon; e, dato voxe di an-
dar a la Zefalonia per do respetli : 1’ uno, vedendo
tuor la volta di ponente, quelli credano cadi a Santa
Maura o a la Prevesa ; 1’ altra, per fornirsi di legna-
mi, gradizi e cestoni lì a la Zephalonia, per far re-
pari, e poi, con tempo fato, levarsi, e uniti e forniti
anderano a tor la dita impresa di Modon, e, in brie-
ve, spera eie. E cussi messeno li ordeni in nota,
quali saranno qui avanti posti. À di bisogno di bi-
scoto et polvere, orzi e vini, videlicet orzi per li ca-
vali di stratioti sono in galia; unde à scrito a Corfù,
mandi etc. ; e à manda per questo lì la galia, sora-
comito sier Zacharia Loredam, a levar polvere, fera-
menta e legnami, e il suo alboro, e ritorni statini.
Item, ha scrito a tutti i rectori di Puia li mandi bia- 437
va da cavali et vini ; e à scrito in Candia, a quel rezi-
mento, mandi polvere e vini ; e aricorda si scrivi a
li rectori di Puia, li mandi quanto ha richiesto. Item,
si li mandi danari e polvere ; avisa le galie sotil tute
sono nude de armizi, e inanellali sartie di aqua, et
le gomene è marze, sì che le navega con pericolo ;
perhò si provedi.
Dii ditto capetanio, di 31 octubrio. Come steteno
eri in consulto fin la sera, e feno solum una cola-
ciom di confeciom e zenzari verdi ; et poi el cape-
tanio mandò li proveditori, e il provedador dii
Zante, a visitar il capetanio francese, e scusarsi non
era venuto, per esser stato col capetanio yspano.
Qual ringratiò etc. Poi disse di 1’ amititia di la chri-
stianissima majestà con la Signoria nostra ; e quella
nave à ’uto solum paga per tre mexi, quali finiria
a dì 20 novembrio, e dovea finirli a Zenoa ; perhò
volea intender, non avendo più vituaria eie., quello
havesse a far; e li provedadori sgindò la risposta.
Hor, tornati dal zeneral, e consultato la risposta, a
hore tre eli note, al suo messo esso zeneral li disse,
aspetava letere di la Signoria nostra in hac materia,
quale era sopra una l'usta andata a levante per tro-
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assai ; e volea mandar li provedadori a visitarlo, ma
per il tempo diliberò mandar 4 sopracomiti, qualli
tonno sier Antonio da Canal, sier Marin Barbo, sier
Francesco Pasqualigo et sier Alvise da Canal, quali
andono a la barza dii capetanio, e visitò per nome
dii zeneral, offerendoli 1’ armata nostra, e che, bona-
zando il tempo, el veria. Esso capetanio ringratiò
assai ; et cussi lui zeneral andò con la soa galia, e
col resto di 1’ armata, posta in bordine di bandiere
e artilarie, a la ditta barza ; dove dismontò con li
436* provedadori e soracomiti. Esso capetanio li vene
contra, e lo acolse amorevelmente. Et sentati, disse
esser venuto senza richiesta, et fidato di le letere di
F orator nostro a Napoli, che scrivea Modon era in
bon termine, e poi solicitato la soa venuta da uno
missier Francesco Fioriam, dotor, e tandem richie-
sto per nome di la Signoria, era venuto in quelle
aque, non a requisition dii papa, ni altri, ma solum
per l’amor portava le regie alteze a la Signoria no-
stra, e ben di la christianità. E il zeneral li rispose.
Poi messeno ordine il zorno sequente, di abocharse
per far qualche bona diliberation, a laude de Dio,
honor di le alteze regie e di la Signoria nostra, et
partite. Poi el zeneral mandò a visitatiom dii cape-
tanio dii re di Pranza, qual era amalato, tre soraco-
miti, videlicet sier Alvise da Canal, sier Marco Anto-
nio Contarmi e sier Anzolo Orio, offerendoli eie. El
qual capetanio è con una barza grossa di bote 3000,
con homeni 600 suso, come el dice ; e 1’ altra non
è ancor zonta, ma sera presto. Or, ditto capetanio
yspano mostra persona prudente, discreta e praticha
di guerra ; è bei) disposto di la persona ; à, tra barze
e caravelle, numero 54; tre nave grosse, una di
3000 bote, dove è lui, e do altre di, 2000; el resto
non tropo grosse ; alcuna di 600, il resto di 200 in
300, carge de homeni e artilarie; ha XXV canoni de
bronzo, grossissimi, e molte altre artilarie grosse,
schiopetieri 1500, in tutta perfetion, 1000 balle-
strieri; il resto lanzaruoli e zanetarij, boni provi-
sionati in gran summa, e vituarie per mexi 4, et
molto prompti a voler far cosse assai. Item, ha 7
galie castelane, et 8 in X foste catelane, oltra el nu-
mero soprascrito.
Del ditto capetanio, date ivi, a dì 31 ditto. Cho-
me, bonazato il tempo fortunevele, eri el capetanio
yspano smontò in terra, et hessendo in barcha, il
zeneral fé honorarlo, con deserar bombarde, e tute
artilarie. E, dismontato, el zeneral li andò contra al
muoio, e andono a messa ; poi se reduseno in una
casa. Era li proveditori, el capetanio di le galie gros-
se e nave, il provedador dii Zante, et il strenuo
Gorlim da Ravena, e altri dii ditto capetanio yspano,
qual comenziò a parlar, dicendo era venuto con
quella armata di le catholice alteze, a benefìcio di la
Signoria nostra, con large oferte ; et, consultato
qualche impresa, era promplo a tuorla e finirla. Et
il zeneral, cognoscendo ditto capetanio era inclinado
a Modon, disse veniva de lì, et era solum turchi 800.
E, consultato la materia, fo chiamato dentro do cita-
dini di Modon, e portato uno desegno, e disputato
de intrar per certo buso, e rubarlo; e cussi in nome
di missier Jesu Christo, e in bona fortuna, per tutti
unanimi e concordi ferminone tuor ditta impresa, e
jurato sacramento di tenirla secreta, azò le forze
mimiche non vadino a Modon; e, dato voxe di an-
dar a la Zefalonia per do respetli : 1’ uno, vedendo
tuor la volta di ponente, quelli credano cadi a Santa
Maura o a la Prevesa ; 1’ altra, per fornirsi di legna-
mi, gradizi e cestoni lì a la Zephalonia, per far re-
pari, e poi, con tempo fato, levarsi, e uniti e forniti
anderano a tor la dita impresa di Modon, e, in brie-
ve, spera eie. E cussi messeno li ordeni in nota,
quali saranno qui avanti posti. À di bisogno di bi-
scoto et polvere, orzi e vini, videlicet orzi per li ca-
vali di stratioti sono in galia; unde à scrito a Corfù,
mandi etc. ; e à manda per questo lì la galia, sora-
comito sier Zacharia Loredam, a levar polvere, fera-
menta e legnami, e il suo alboro, e ritorni statini.
Item, ha scrito a tutti i rectori di Puia li mandi bia- 437
va da cavali et vini ; e à scrito in Candia, a quel rezi-
mento, mandi polvere e vini ; e aricorda si scrivi a
li rectori di Puia, li mandi quanto ha richiesto. Item,
si li mandi danari e polvere ; avisa le galie sotil tute
sono nude de armizi, e inanellali sartie di aqua, et
le gomene è marze, sì che le navega con pericolo ;
perhò si provedi.
Dii ditto capetanio, di 31 octubrio. Come steteno
eri in consulto fin la sera, e feno solum una cola-
ciom di confeciom e zenzari verdi ; et poi el cape-
tanio mandò li proveditori, e il provedador dii
Zante, a visitar il capetanio francese, e scusarsi non
era venuto, per esser stato col capetanio yspano.
Qual ringratiò etc. Poi disse di 1’ amititia di la chri-
stianissima majestà con la Signoria nostra ; e quella
nave à ’uto solum paga per tre mexi, quali finiria
a dì 20 novembrio, e dovea finirli a Zenoa ; perhò
volea intender, non avendo più vituaria eie., quello
havesse a far; e li provedadori sgindò la risposta.
Hor, tornati dal zeneral, e consultato la risposta, a
hore tre eli note, al suo messo esso zeneral li disse,
aspetava letere di la Signoria nostra in hac materia,
quale era sopra una l'usta andata a levante per tro-