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1379 mccccci,
moreno da faine, e in credenza non trovano, e in
soa spicilità li fè la piezaria di </2 staro di fermento
per uno ; saria andato ogni cossa soto sopra, e sa-
riano fuziti e abandonate le guardie. Ztem, si dice li
turchi vicini hanno hauto comandamento dal signor,
star in bordine, per andar versso el Danubio; suplicha
se li mandi li ducati 400, per armar la festa e altre
cosse ocorente. Ztem, meglij per monition e bisco-
535 * to eie. Item, poi scripta, dice per soi esploratori esser
advisato, la dita adunation fata per Feris bei a Sen-
taci esser disciolta, e andati a le Ihoro stantie ; e il
dito a fato venir alcuni multi et cavalli da caria-
zo, e chi diceva andaria verso la Porta per co-
mandamento dii signor turco, et chi diceva andava
versso el Danubio ; tamen starà vigilante, e tien
le cosse talmente proviste, che, per hora, di lui non
teme.
Da poi disnar fo pregadi, per lezer molte letere,
et ninna parte fu posta. Fo spazà, per colegio, letere
a Zara, di provision si fa. Ztó/n, a Sibinicho, in con-
formità non mandino oratori de qui, ma li prove-
deremo. Ilem, mandano li conti di la camera, e fo
rimesso mandar Piero di Organi. Ilem, a Spalato,
laudar il provedador e quello à fato a’ polizani ; e,
venendo soi oratori, sarano ben visti. Ilem, scrito a
Corfù, li mandi uno cargo di sai, e ristauri li castelli
dii vescovo a so spexe, e provedi-a le isole eie., et al
bastion di Narenta ; e se li manda una paga per
questo ; et scrito a Liesna, Braza e Curzola, debi
mandar barche a ditto bastion et legnami. Ilem, fo
scrito a sier Antonio Bon, provedador, va con Schan-
darbecho, za partito con do arsilij, si presenti a Za-
ra ; et, bisognando, si operi ; et cussi scrito a Zara.
Item, a sier Marco Antonio da Canal, sopracomito,
comessoli lazi il tutto andar presto a Zara, e poi
per li altri lochi di Dalmatia a custodia ; el qual so-
pracomito, solum con homeni da remo ...., si partì
in questa note.
Fu posto per li consieri, perlongar il tempo dii
synicha’ a li syndici di terra ferma sono fuori, e
sono a Vicenza; li rnancha el trivixan, Frinì e l’Istria
ancora per mexi do. Et ave 24 di no, el resto di la
parte. Et fu presa.
Fu fato il seurtinio di uno provedador zeneral in
Dalmatia, justa la parte, qual sarà qui soto posto. E
rimase sier Zuan Diodo, qual mai fu in Dalmatia, et
era in vicentina eie. Poi restò conscio di X, con
zonta di colegio, fino hore 4 di note; licentiato quelli
di pregadi.
In questo pregadi fo leto una letera di Roma,
di...., scrive domino Bortolo Trivixan, episcopo

febbraio. 1380
di Cividal di Belum, ringracia esserli stà dato il pos-
sesso di ditto vescoado, si oferisse eie.
Scurtinio di provedador zeneral in Dalmatia.

Sier Marin Gradenigo, fo provedador
sora le camere, quondam sier Piero 48.104
Sier Filippo Boldù,fo ale raxom vechie,
quondam sier Francesco . . . . 18.135
Sier Andrea Badoer, fo consier in Can-
dia, quondam sier Zuane . . . . 47.106
Sier Hironimo Querini, fo di la zonta,
quondam sier Andrea, da Santo An-
zolo 75. 78
Sier Zuam Antonio Minio, el grondo,
quondam sier Nicolò . . . . . 19.135
Sier Lucha Querini, fo provedador a
Corphù, quondam sier Marco . . 60. 92
Sier Alvise Loredam, fo conte a Zara,
quondam sier Pollo 85. 68
Sier Alvise Zorzi, quondam sier Loren-
zo, dai Servi 33.122
Sier Zustignan Morexini, fo provedador
a Pisa, quondam sier Marcilo . . 51.101
Sier Nicolò Contarmi, fo a le raxon nuo-
ve, quondam sier Moysè . . . . 30.116
Sier Antonio Moro, fo baylo a Corfù,
quondam sier Gabriel 26.128
Sier Polo Contarini, da San Sabastiam,
quondam sier Bortolo 45.103
f Sier Zuan Diedo, fo governador di le
zente a Pisa, quondam sier Alvise . 102. 51

A di 4 fevrer. In colegio vene F orator di Na- 536
poli, e fè lezer una letera dii re, di 23. Li scrive di
la sua bona voluntà, e saria contra il turco in favor
di la christianità, demente fusse securo da’ francesi;
e questo, disse a sier Francesco Morexini, olim ora-
tor de lì, eliam à dito a sier Zuan Badoer, orator pre-
sente, sì che li convien lenir praticha col turcho, per
questo, per mantenirsi in regno, e non per altro ;
si duol convegni far cussi eie. Poi esso orator li usò
alcune parole in conformità, e disse, F altro dì, F o-
rator di Franza li disse di la gran armata fa il suo
re ; et par che, facendo armata, il regno non saria
securo, perhò oficio di sua majestà saria, volendo
andar contra turchi, far li christiani stesserlo securi,
almeno ad lempus, perchè si converia far F armata
yspana stagi eie., e meglio saria non armasse; per
tanto dice al principe, acciò scrivi in Franza, pareri-
 
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