53é
DALL’ ALPI A L L* E T N A.
ROVINE DELL’ARTICO TEATRO DI SIRACUSA.
DALLA S1LA ALL’ETNA
LA SICILIA, SECONDO LA TRADIZIONE E LA STORIA.
a Sicilia è il paese favoloso dell’antico mondo, e, a guisa di fanciulli curiosi, attirati
dalle seducenti notizie, vennero da tutte le parti della terra le nazioni a contemplare
le meraviglie dell’isola soleggiata, sui cui campi rideva una perpetua primavera. Nei
tempi però, in cui la crosta terrestre s’ andava consolidando , gigantesche potenze vennero in
lotta tra loro su codeste spiaggie e nell’interno, e furono Titani quelli che svelsero dalle rupi
del continente questo tratto di paese e ne composero un tutto particolare, gettato a guisa di
ponte fra l’Italia e le terre africane.
I Titani, secondo la leggenda, sollevarono l’isola in monti eccelsi sopra 1’ onde del mare ,
squarciarono le spiaggie in seni e promontorj , accendendo , quasi enorme faro , a oriente il
cratere dell’Etna, e a settentrione quelli tanto più piccoli delle isole Eolie.
Indi la benigna Cerere, benefattrice del genere umano, venne ad abitare l’interno del paese,
e la primavera distese il suo lieto ammanto di fiori sulle feconde zolle della negra terra.
Se noi solleviamo ancora più il velo argentino della leggenda , vediamo la bella figliuola
DALL’ ALPI A L L* E T N A.
ROVINE DELL’ARTICO TEATRO DI SIRACUSA.
DALLA S1LA ALL’ETNA
LA SICILIA, SECONDO LA TRADIZIONE E LA STORIA.
a Sicilia è il paese favoloso dell’antico mondo, e, a guisa di fanciulli curiosi, attirati
dalle seducenti notizie, vennero da tutte le parti della terra le nazioni a contemplare
le meraviglie dell’isola soleggiata, sui cui campi rideva una perpetua primavera. Nei
tempi però, in cui la crosta terrestre s’ andava consolidando , gigantesche potenze vennero in
lotta tra loro su codeste spiaggie e nell’interno, e furono Titani quelli che svelsero dalle rupi
del continente questo tratto di paese e ne composero un tutto particolare, gettato a guisa di
ponte fra l’Italia e le terre africane.
I Titani, secondo la leggenda, sollevarono l’isola in monti eccelsi sopra 1’ onde del mare ,
squarciarono le spiaggie in seni e promontorj , accendendo , quasi enorme faro , a oriente il
cratere dell’Etna, e a settentrione quelli tanto più piccoli delle isole Eolie.
Indi la benigna Cerere, benefattrice del genere umano, venne ad abitare l’interno del paese,
e la primavera distese il suo lieto ammanto di fiori sulle feconde zolle della negra terra.
Se noi solleviamo ancora più il velo argentino della leggenda , vediamo la bella figliuola