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https://doi.org/10.11588/diglit.8286#0117
96 Delle Antichità d'Ertolano.
ed a Bacco innalzati: ma conila ancora che nei Tea-
tri medesimi Are, e Tempietti ponevano. I Sagrifizj
precedevano i Giuochi , e i Giuochi avevano corre-
lazione colle-seeniche rappresentanze, particolarmen-
te nel? antico paese degli Osci, ove i Giuochi Osci,
e le favole Atellane erano Hate inventate , e il di
cui linguaggio rimase poi sempre sulle Scene Roma-
ne ( i J . Cicerone fa menzione di quelle Atellane
fatte da Pompeo per i Giuochi dati nella dedicazione
del suo Teatro. La verità dell'esistenza di tali Tem-
pietti nel Teatro ce l'additano le piccole statuette di
Venere, di Augusto, e di Livia dame sopra deseritte.
Nè è maraviglia se i frammenti di tali Tempietti non
li viddero allora, poiché di materia posticcia. erano
formati nei Teatri, coll'immagine di quel Dio, o Im-
peratore ( 2 ), a cui la Città faceva secondo l'occasio-
ne i Giuochi, e le Feste.
Quanto alla sopraccennata statuetta di Venere da
per se stessa si dimostra ( csTendo appoggiata ad un Fal-
lo) presidente a Commedie Osche, e che non meri-
ta il nome di Anadiomène , datogli dal Padre Ps-
ciaudi ( 3 ) Teatino , se pure egli parla di questa .
Poiché Anadiomène fu chiamata la pittura di Apcl-
ie, che rappresentava Venere (4)., che scaturiva dal-
le^spume del mare, come Omero dice di Teti (5):
>!>' ànìvraTo mij.cl 9aX«a?rs . Si deduce poi , che agli
Imperatori divinizzati sacrisicassero, dalle altre due
(lamette, tanto più che ce Io additano lelscrizioni di
sopra da me riportate, ove si vedono i Sacerdoti Au-
gustali di Cesare, e di Augusto. Se poi tutte le gran
colonne ritrovate appartenessero al Teatro, o aiTem-
pli
( 1 ) Str.ibo. Voss". de permutatione licterarum . Cic. lib. 7.
epist. 1. ad Familiar.
(1) Buomrrot. Medaslion. in Settimio Severo..
(3) Novelle Letcerar. Fioren. 1748,
(4) PHd. lib. 3s. cap. 10.
( % ) Omer. Iliad. a. vets. 4s6>
ed a Bacco innalzati: ma conila ancora che nei Tea-
tri medesimi Are, e Tempietti ponevano. I Sagrifizj
precedevano i Giuochi , e i Giuochi avevano corre-
lazione colle-seeniche rappresentanze, particolarmen-
te nel? antico paese degli Osci, ove i Giuochi Osci,
e le favole Atellane erano Hate inventate , e il di
cui linguaggio rimase poi sempre sulle Scene Roma-
ne ( i J . Cicerone fa menzione di quelle Atellane
fatte da Pompeo per i Giuochi dati nella dedicazione
del suo Teatro. La verità dell'esistenza di tali Tem-
pietti nel Teatro ce l'additano le piccole statuette di
Venere, di Augusto, e di Livia dame sopra deseritte.
Nè è maraviglia se i frammenti di tali Tempietti non
li viddero allora, poiché di materia posticcia. erano
formati nei Teatri, coll'immagine di quel Dio, o Im-
peratore ( 2 ), a cui la Città faceva secondo l'occasio-
ne i Giuochi, e le Feste.
Quanto alla sopraccennata statuetta di Venere da
per se stessa si dimostra ( csTendo appoggiata ad un Fal-
lo) presidente a Commedie Osche, e che non meri-
ta il nome di Anadiomène , datogli dal Padre Ps-
ciaudi ( 3 ) Teatino , se pure egli parla di questa .
Poiché Anadiomène fu chiamata la pittura di Apcl-
ie, che rappresentava Venere (4)., che scaturiva dal-
le^spume del mare, come Omero dice di Teti (5):
>!>' ànìvraTo mij.cl 9aX«a?rs . Si deduce poi , che agli
Imperatori divinizzati sacrisicassero, dalle altre due
(lamette, tanto più che ce Io additano lelscrizioni di
sopra da me riportate, ove si vedono i Sacerdoti Au-
gustali di Cesare, e di Augusto. Se poi tutte le gran
colonne ritrovate appartenessero al Teatro, o aiTem-
pli
( 1 ) Str.ibo. Voss". de permutatione licterarum . Cic. lib. 7.
epist. 1. ad Familiar.
(1) Buomrrot. Medaslion. in Settimio Severo..
(3) Novelle Letcerar. Fioren. 1748,
(4) PHd. lib. 3s. cap. 10.
( % ) Omer. Iliad. a. vets. 4s6>