SETTIMO.
CXVIII.
Cosi spinge le genti, e ricevendo
Sol nelle spalle F impeto d5 inferno,
Urta i Francesi con assalto orrendo,
E i vani colpi lor si prende a scherno.
Ed in quel tempo Argante anco volgendo
Fa de' già vincitori aspro governo :
E quei , lasciando il campo, a tutto corso
Volgono al ferro, alle procelle il dorso.
CXIX.
Percuotono le spalle ai fuggitivi
L'ire immortali, e le mortali spade :
E '1 sangue corre, e fa commisto ai rivi
Della gran pioggia , rosseggiar le strade.
Qui tra '1 vulgo de' morti, e de' mal vivi
E Pirro, e'1 buon Ridolfo e (tinto cade $
Che toglie a quello il fier Circasso l'alma
E Clorinda di quello ha nobil palma.
cxx.
Cosi fuggiano i Franchi, e di lor caccia
Non rimaneano i Siri anco, o i Demoni :
Sol contra Tarme, e contra ogni minaccia
Di gragnuole , di turbini , e di tuoni
Volgea Goffredo la sicura faccia,
Rampognando aspramente i suoi Baroni:
E fermo anzi la porta il gran cavallo,
Le genti sparse raccogliea nel vallo.
cxxi.
E ben due volte il corridor sospinse
Contra il feroce Argante , e lui riprelse:
Ed altrettante il nudo ferro spinse,
Dove le turbe ostili eran più spesse.
Alfin con gli altri insieme ei si ristrinse
Dentro ai ripari, e la vittoria cesfe.
Tornano allora i Saracini, e fianchi
Reslan nel vallo, e sbigottiti i Franchi.
( 92 )
CXVIII.
Cosi spinge le genti, e ricevendo
Sol nelle spalle F impeto d5 inferno,
Urta i Francesi con assalto orrendo,
E i vani colpi lor si prende a scherno.
Ed in quel tempo Argante anco volgendo
Fa de' già vincitori aspro governo :
E quei , lasciando il campo, a tutto corso
Volgono al ferro, alle procelle il dorso.
CXIX.
Percuotono le spalle ai fuggitivi
L'ire immortali, e le mortali spade :
E '1 sangue corre, e fa commisto ai rivi
Della gran pioggia , rosseggiar le strade.
Qui tra '1 vulgo de' morti, e de' mal vivi
E Pirro, e'1 buon Ridolfo e (tinto cade $
Che toglie a quello il fier Circasso l'alma
E Clorinda di quello ha nobil palma.
cxx.
Cosi fuggiano i Franchi, e di lor caccia
Non rimaneano i Siri anco, o i Demoni :
Sol contra Tarme, e contra ogni minaccia
Di gragnuole , di turbini , e di tuoni
Volgea Goffredo la sicura faccia,
Rampognando aspramente i suoi Baroni:
E fermo anzi la porta il gran cavallo,
Le genti sparse raccogliea nel vallo.
cxxi.
E ben due volte il corridor sospinse
Contra il feroce Argante , e lui riprelse:
Ed altrettante il nudo ferro spinse,
Dove le turbe ostili eran più spesse.
Alfin con gli altri insieme ei si ristrinse
Dentro ai ripari, e la vittoria cesfe.
Tornano allora i Saracini, e fianchi
Reslan nel vallo, e sbigottiti i Franchi.
( 92 )