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UKDECITMO.
lxxviii.
Qui disdegnoso giunge e minacciante,
Chiuso nell'arme il Capitan di Francia:
E'n su la prima giunta al fero Argante
L'asta ferrata fulminando lancia.
Nessuna murai macchina si vante
D'avventar con più forza alcuna lancia.
Tuona per V arisi la nodosa trave :
V'oppon lo seudo Argante, e nulla pavé.
lxxix.
S'apre lo seudo al frassino pungente :
Ne la dura corazza anco il sostienej
Che rompe tutte V arme, e finalmente
Il sangue Saracino a sugger viene.
Ma si svelle il Circasso , e'1 duol non sente
Dall'arme il ferro afnsso, e dalle vene,
E'n Goffredo il ritorce: a te, dicendo,
Rimando il tronco, e l'armi tue ti rendo.
lxxx.
L' asta eh' offesa or porta, ed or vendetta,
Per lo noto sender vola e rivola.
Ma già colui non fere ove è diretta 5
Ch'egli si piega, e'1 capo al colpo invola.
Coglie il fedel Sigiero, il qual ricetta
Profondamente il ferro entro la gola:
Nè gli rincresee, del suo caro Duce
Morendo in vece, abbandonar la luce.
lxxxi.
Quasi in quel punto Soliman percuote
Con una selce il cavalier Normando :
E questi al colpo si contorce e scuote,
E cade in giù, come paleo, rotando.
Or più Goffredo sostener non puote
L'ira di tante offese, e impugna il brando:
E sovra la confusa alta ruina
Ascende, e move ornai guerra vicina.
( 137 )
 
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