c a N T 0
xviii-
Depon Clorinda le sue spoglie inteste
D'argento, e l'elmo adorno, e l'armi altere:
. E senza piuma o fregio altre ne vette
(Infausto annunzio) rugginose e nere:
Perocché slima agevolmente in quesle
Occulta andar fra le nemiche schiere.
Ev quivi Arsete eunuco, il qual fanciulla
La nutrì dalle fasce, e dalla culla.
xix.
E per Torme di lei, l'antico fianco
D' ogn' intorno traendo, or la seguia .
Vede costui l'arme cangiate, ed anco
Del gran rischio s'accorge ove ella già :
E se n'asssigge: e per lo crin che bianco
In lei servendo ha fatto, e per la pia
Memoria de' suo' ufìcj, istando prega,
Che dall' impresa cessi : ed ella il nega.
xx.
Onde ei le dice alfin : poiché ritrosa
Si la tua mente nel suo mal s'indura,
Che né la sianca età, né la pietosa
Voglia, né i preghi miei, né il pianto cura;
Ti spiegherò più oltre : e saprai cosa
Di tua condizion, che t'era oscura :
Poi tuo desir ti guidi, o mio consiglio :
Ei segue, ed ella innalza attenta il ciglio.
xxi.
Resse già Y Etiopia, e forsè regge
Senapo ancor, con fortunato impero :
Il qual del Figlio di Maria la legge
Osserva, e l'osserva anco il popol nero.
Quivi io pagan fui servo, e fui tra gregge
D'ancelle avvolto in femminil mestiero,
Ministro fatto della regia moglie:
Che bruna è sì, ma il bruno il bel non toglie.
xviii-
Depon Clorinda le sue spoglie inteste
D'argento, e l'elmo adorno, e l'armi altere:
. E senza piuma o fregio altre ne vette
(Infausto annunzio) rugginose e nere:
Perocché slima agevolmente in quesle
Occulta andar fra le nemiche schiere.
Ev quivi Arsete eunuco, il qual fanciulla
La nutrì dalle fasce, e dalla culla.
xix.
E per Torme di lei, l'antico fianco
D' ogn' intorno traendo, or la seguia .
Vede costui l'arme cangiate, ed anco
Del gran rischio s'accorge ove ella già :
E se n'asssigge: e per lo crin che bianco
In lei servendo ha fatto, e per la pia
Memoria de' suo' ufìcj, istando prega,
Che dall' impresa cessi : ed ella il nega.
xx.
Onde ei le dice alfin : poiché ritrosa
Si la tua mente nel suo mal s'indura,
Che né la sianca età, né la pietosa
Voglia, né i preghi miei, né il pianto cura;
Ti spiegherò più oltre : e saprai cosa
Di tua condizion, che t'era oscura :
Poi tuo desir ti guidi, o mio consiglio :
Ei segue, ed ella innalza attenta il ciglio.
xxi.
Resse già Y Etiopia, e forsè regge
Senapo ancor, con fortunato impero :
Il qual del Figlio di Maria la legge
Osserva, e l'osserva anco il popol nero.
Quivi io pagan fui servo, e fui tra gregge
D'ancelle avvolto in femminil mestiero,
Ministro fatto della regia moglie:
Che bruna è sì, ma il bruno il bel non toglie.