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D EG IMO QUARTO.
VI.
Ed ei gli rispondea: quel novo aspetto
Che par d'un Sol mirabilmente adorno,
Dall'antica notizia il mio intelletto
Sviato ha sì che tardi a lui ritorno.
Gli stendea poi con dolce amico affetto
Tre fiate le braccia al collo intorno :
E tre fiate invan cinta l'immago
Fuggia, qual leve sogno, od aer vago.
vii.
Sorridea quegli : e, non già come credi ,
Dicea, son cinto di terrena vede :
Semplice forma, e nudo spirto vedi,
Qui cittadin della città celeste.
Quello è tempio di Dio : qui son le sedi
De' suoi guerrieri, e tu avrai loco in quesle.
Quando ciò fi a ? rispose : il mortai laccio
Sciolgali ornai, s al re dar qui m' è impaccio.
Vili.
Ben , replicogli Ugon, torto raccolto
Nella gloria sarai de' trionfanti.
Pur militando converrà che molto
Sangue, e sudor là giù tu versi avanti.
Da te prima ai Pagani esfer ritolto
Deve F imperio de' paesi santi :
E s tabi 1 ir si in lor Cri (liana reggia,
In cui regnare il tuo fra tei poi deggia.
ix.
Ma perchè più lo tuo desir s'avvi ve
Neil' amor di qua su, più fiso or mira
Quelli lucidi alberghi, e quelle vive
Fiamme, che mente eterna informa e gira :
E 'n angeliche tempre odi le dive
Sirene, e '1 suon di lor celeste lira.
China (poi disse, e gli additò la terra)
Gli occhi a ciò che quel globo ultimo serra.
( 164 )
D EG IMO QUARTO.
VI.
Ed ei gli rispondea: quel novo aspetto
Che par d'un Sol mirabilmente adorno,
Dall'antica notizia il mio intelletto
Sviato ha sì che tardi a lui ritorno.
Gli stendea poi con dolce amico affetto
Tre fiate le braccia al collo intorno :
E tre fiate invan cinta l'immago
Fuggia, qual leve sogno, od aer vago.
vii.
Sorridea quegli : e, non già come credi ,
Dicea, son cinto di terrena vede :
Semplice forma, e nudo spirto vedi,
Qui cittadin della città celeste.
Quello è tempio di Dio : qui son le sedi
De' suoi guerrieri, e tu avrai loco in quesle.
Quando ciò fi a ? rispose : il mortai laccio
Sciolgali ornai, s al re dar qui m' è impaccio.
Vili.
Ben , replicogli Ugon, torto raccolto
Nella gloria sarai de' trionfanti.
Pur militando converrà che molto
Sangue, e sudor là giù tu versi avanti.
Da te prima ai Pagani esfer ritolto
Deve F imperio de' paesi santi :
E s tabi 1 ir si in lor Cri (liana reggia,
In cui regnare il tuo fra tei poi deggia.
ix.
Ma perchè più lo tuo desir s'avvi ve
Neil' amor di qua su, più fiso or mira
Quelli lucidi alberghi, e quelle vive
Fiamme, che mente eterna informa e gira :
E 'n angeliche tempre odi le dive
Sirene, e '1 suon di lor celeste lira.
China (poi disse, e gli additò la terra)
Gli occhi a ciò che quel globo ultimo serra.
( 164 )