C N T 0
XVIII.
Ella dinanzi al petto ha il vel diviso,
E '1 crin sparge incomposto al vento estivo.
Langue per vezzo : e '1 suo insiammato viso
Fan biancheggiando i bei sudor più vivo.
Qual raggio in onda, le scintilla un riso
Negli umidi occhi tremulo e lascivo.
Sovra lui pende : ed ei nel grembo molle
Le posa il capo, e '1 volto al volto attolle.
XIX.
E i famelici sguardi avidamente
In lei pascendo, li consuma , e sirugge .
S'inchina, e i dolci baci ella sovente
Liba or dagli occhi, e dalle labbra or sugge :
Ed in quel punto ei sospirar li sente
Profondo sì, che penlì -, or 1' alma fugge,
E 'n lei trapalsa peregrina. Ascoli
Mirano i duo guerrier gli atti amoroli.
xx.
Dal fianco dell' amante , eltranio arnese ,
Un cristallo pendea lucido e netto.
Sorse, e quel fra le mani a lui sospese,
Ai misteri d'Amor ministro eletto.
Con luci ella ridenti, ei con accese
Mirano in varj oggetti un sol oggetto :
Ella del vetro a se fa specchio : ed egli
Gli occhi di lei sereni a se fa spegli.
XXI.
L' uno di servitù, l'altra d'impero
Si gloria : ella in se stelsa, ed egli in lei.
Volgi, dicea, deh volgi, il cavaliero
A me quegli occhi, onde beata bei:
Che son, se tu no '1 sai, ritratto vero
Delle bellezze tue gì' incendj miei.
La forma lor, le meraviglie appieno,
Più che'l cristallo tuo, inoltra il mio seno.
XVIII.
Ella dinanzi al petto ha il vel diviso,
E '1 crin sparge incomposto al vento estivo.
Langue per vezzo : e '1 suo insiammato viso
Fan biancheggiando i bei sudor più vivo.
Qual raggio in onda, le scintilla un riso
Negli umidi occhi tremulo e lascivo.
Sovra lui pende : ed ei nel grembo molle
Le posa il capo, e '1 volto al volto attolle.
XIX.
E i famelici sguardi avidamente
In lei pascendo, li consuma , e sirugge .
S'inchina, e i dolci baci ella sovente
Liba or dagli occhi, e dalle labbra or sugge :
Ed in quel punto ei sospirar li sente
Profondo sì, che penlì -, or 1' alma fugge,
E 'n lei trapalsa peregrina. Ascoli
Mirano i duo guerrier gli atti amoroli.
xx.
Dal fianco dell' amante , eltranio arnese ,
Un cristallo pendea lucido e netto.
Sorse, e quel fra le mani a lui sospese,
Ai misteri d'Amor ministro eletto.
Con luci ella ridenti, ei con accese
Mirano in varj oggetti un sol oggetto :
Ella del vetro a se fa specchio : ed egli
Gli occhi di lei sereni a se fa spegli.
XXI.
L' uno di servitù, l'altra d'impero
Si gloria : ella in se stelsa, ed egli in lei.
Volgi, dicea, deh volgi, il cavaliero
A me quegli occhi, onde beata bei:
Che son, se tu no '1 sai, ritratto vero
Delle bellezze tue gì' incendj miei.
La forma lor, le meraviglie appieno,
Più che'l cristallo tuo, inoltra il mio seno.