D EC I?dO NO NO.
VI.
Or discendine giù solo, o seguito
Come più vuoi ( ripiglia il fier Circassò )
Va in frequentato loco, od in romito j
Che per dubbio, o svantaggio io non ti lasso.
Si fatto, ed accettato il fero invito,
Movon concordi alla gran lite il palio.
L'odio in un gli accompagna, e fa il rancore
L'un nemico dell'altro or difensore.
vii.
Grande è il zelo d'onor, grande il desire,
Che Tancredi del sangue ha del Pagano -y
Nè la sete ammorzar crede dell' ire,
Se n' esce (lilla fuor per altrui mano.
E con lo seudo il copre, e : non ferire,
Grida a quanti rincontra anco lontano :
Sì che salvo il nemico insra gli amici
Tragge dall' arme irate , e vincitrici.
Vili.
Escon della Cittade, e dati le spalle
Ai padiglion delle accampate genti :
E se ne van, dove un girevol calle
Gli porta per secreti avvolgimenti :
E ritrovano ombrosa anguiìa valle
Tra più colli giacer ; non altrimenti,
Che se fosse un teatro : o fosse ad uso
Di battaglie, e di caccie intorno chiuso.
IX.
Qui si fermano entrambi : e pur sospeso
Volgeasi Argante alla Cittade asssitta.
Vede Tancredi, che'1 Pagan difeso
Non è di seudo , e'1 suo lontano ei gitta.
Poscia lui dice: or qual pensier t'ha preso ?
Pensi eh'è giunta l'ora a te preseritta?
S'antivedendo ciò timido stai,
Ev'l tuo timore intempestivo ornai.
( 220 )
VI.
Or discendine giù solo, o seguito
Come più vuoi ( ripiglia il fier Circassò )
Va in frequentato loco, od in romito j
Che per dubbio, o svantaggio io non ti lasso.
Si fatto, ed accettato il fero invito,
Movon concordi alla gran lite il palio.
L'odio in un gli accompagna, e fa il rancore
L'un nemico dell'altro or difensore.
vii.
Grande è il zelo d'onor, grande il desire,
Che Tancredi del sangue ha del Pagano -y
Nè la sete ammorzar crede dell' ire,
Se n' esce (lilla fuor per altrui mano.
E con lo seudo il copre, e : non ferire,
Grida a quanti rincontra anco lontano :
Sì che salvo il nemico insra gli amici
Tragge dall' arme irate , e vincitrici.
Vili.
Escon della Cittade, e dati le spalle
Ai padiglion delle accampate genti :
E se ne van, dove un girevol calle
Gli porta per secreti avvolgimenti :
E ritrovano ombrosa anguiìa valle
Tra più colli giacer ; non altrimenti,
Che se fosse un teatro : o fosse ad uso
Di battaglie, e di caccie intorno chiuso.
IX.
Qui si fermano entrambi : e pur sospeso
Volgeasi Argante alla Cittade asssitta.
Vede Tancredi, che'1 Pagan difeso
Non è di seudo , e'1 suo lontano ei gitta.
Poscia lui dice: or qual pensier t'ha preso ?
Pensi eh'è giunta l'ora a te preseritta?
S'antivedendo ciò timido stai,
Ev'l tuo timore intempestivo ornai.
( 220 )