Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
C ji N T 0
CXXII.
Ma si de' cavalier, sì de' pedoni
Sono in gran parte inutili le schiere :
Gente, che non intende ordini, o suoni,
Né stringe ferro ? e di lontan sol fere.
Ben ve ne sono alquanti eletti e buoni ?
Che sepuite di Persia han le bandiere.
E forsè squadra anco migliore è quella •>
Che la squadra immortai del Re s'appella.
ex XIII.
Ella è detta immortai, perchè difetto
In quel numero mai non fu pur d'uno :
Ma empie il loco voto ? e sempre eletto
Sottentra uom novo , ove ne manchi alcuno.
Il Capitan del Campo Emiren detto
Pari ha in lenno, e'n valor pochi o ne (su no.
E gli comanda il Re, che provocarti
Debbia a pugna campai con tutte l'arti.
cxxiv.
Nè credo già ch'ai di secondo tardi
L'esercito nemico a comparire.
Ma tu Rinaldo assai convien che guardi
Il capo, ond' è fra lor tanto desire :
Che i più famosi in arme } e i più gagliardi
Gli hanno incontra arrotato il ferro e l'ire :
Perchè Armida se stessa in guiderdone
A qual di loro il troncherà propone.
ex XV.
Fra questi è il valoroso, e nobil Perso :
Dico A Ita moro il Re di Sarmacante.
Adraslo v'è, ch'ha il regno Ilio là verso
I confili dell'Aurora ? ed è gigante:
Uom d'ogni umanità così diverso,
Che frena per cavallo un elefante.
V'è Tisaferno, a cui nell'elTer prode
Concorde fama dà sovrana lode.
 
Annotationen