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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 6
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D'Ancona, Paolo: I bagni di pozzuoli raffigurati in un codice napoletano de' primi del secolo XIV
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0499

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I BAGNI DI POZZUOLI

RAFFIGURATI IN UN CODICE NAPOLETANO DE’ PRIMI DEL SECOLO XIV

LE illustrazioni di questo prezioso codicetto, oggi posseduto dalla Libreria De Marinis e C° di
Firenze,1 lumeggiano mirabilmente quei bagni di Pozzuoli, ch’ebbero visitatori illustri
durante l’età classica e medioevale, e vennero esaltati per la virtù delle acque da scrittori e
poeti d’ogni regione. L’ottimo studio che ad essi ha dedicato il Percopo 2 ci dispensa dal ricor-
darne le più lontane notizie e le vicende, e dall'insistere sull’origine della tradizione, già diffusa
nel secolo XII, che ne vuole fondatore lo stesso Virgilio.

A noi basti un semplice accenno al poemetto De balneis Terrete Laboris, che il nostro
codice riproduce di contro alle grandi illustrazioni a piena pagina. Questo componimento poetico
è stato giudicato opera di un dotto, certamente meridionale, che visse alla corte dei primi
Svevi in Napoli ed in Sicilia: quanto alla materia appare derivato dal libro decimo dei Collecta
medicinalia di Oribasio, medico greco del secolo IV, amicissimo dell’imperatore Giuliano; quanto
alla forma è composto ad imitazione di moltissimi epigrammi latini del tempo classico su questi
bagni, ed è diviso in XXXVII epigrammi, quasi tutti di sei distici, un epigramma cioè per
ciascun bagno, eccetto il primo e l’ultimo, che fanno da proemio e da dedica ad un impera-
tore. Solo ai nostri giorni ne è stato riconosciuto autore quel Pietro da Eboli, che visse tra
il 1150 e il 1221 e, nel secondo decennio del secolo XIII, lo compose per Federigo II e a
lui lo dedicò.

Tra i codici che riproducono il testo del poema è questo posseduto dalla Libreria De
Marinis e C° uno dei più sontuosi, e degno soltanto di essere paragonato con altro impor-
tantissimo e più noto che si conserva nella Biblioteca Angelica di Roma.3 Ambedue sembrano
essere stati scritti circa il medesimo tempo, ambedue possiedono grandi illustrazioni a corredo
del testo, eseguite se non dallo stesso artista, certo da mani educate nello stesso centro d’arte

1 Balnea Puteolana : membr., cc. 37, cm. 20,6 X
29,3, secolo xiv, leg. moderna in pelle turchina con
impressioni a secco e fregi d’oro, recante nel mezzo
della faccia anteriore una figura di bagnante, allusiva
al testo, circondata da alcuni gigli aurei innessi entro
corone. Il ms, appartenne già ai duchi Cassano-Serra,
la cui biblioteca passò a’ primi del sec. xix in possesso
di Lord Spencer a Manchester, e quindi, alla morte di
questi, venne comprata dalla vedova di Mr. John Ry-
lands per fondare la Memorial Library (John Rylands
Library) a Manchester. Quanto al nostro ms., passato
non sappiamo precisamente quando nella biblioteca
di George Dumi, esso venne di recente acquistato dai
signori De Marinis e C° all’asta della biblioteca Dumi,

tenuta a Londra lo scorso febbraio.

2 E. Pèrcopo, / bagni di Pozzuoli, poemetto napo-
letano del sec. xiv, in Arch. stor. p. le prov. napol.,
voi. XI, 1886, pagg. 597-750. In questo'studio, di cui
molto ci siamo valsi, è data una compiuta bibliografia
sull’argomento.

3 Questo cod. reca la segnatura : 11. 1474. — V. 2. il.
Su di esso v. P. Giacosa, Magistri Salernitani nondum
editi. Catalogo ragionato della Esposizione di storia
della medicina aperta in Torino nel 1898, Torino, 1901,
pag. 397 e tavv. 28-33. Non concordiamo col Giacosa
nell'attribuire al sec. xiii questo cod. dell’Angelica,
che ci sembra coevo a quello della Libreria De Ma-
rinis e C°.

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