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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 3
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Del Vita, Alessandro: Notizie e documenti su antichi artisti aretini
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0262

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NOTIZIE E DOCUMENTI

SU ANTICHI ARTISTI ARETINI

NELLO studiare le principali opere di pittura che sono in Arezzo, mi convinsi che le loro
numerose inesatte attribuzioni, dipendevano dal sistema dei passati studiosi d’arte aretini,
che si limitavano a prestar fede assoluta al Vasari, e ad assegnare le opere incerte ai pittori
più conosciuti.

Per esempio, tutte le pitture degli ultimi del dugento e dei primi del trecento venivano
attribuite a Margaritone, come quelle della seconda metà di questo secolo erano credute di
Spinello, al quale le guide di Arezzo assegnavano perfino pitture dei primi del cinquecento.1

E cosi, via via, per le pitture del quattrocento non si facevano che i nomi di Parti Spinelli
e del Della Gatta, e nel cinquecento si arrivò ad attribuire al Vasari le opere dei suoi scolari
più modesti,2 come se in quelle diverse epoche non fossero esistiti che quei soli e maggiori
artisti.

Perciò mi sono proposto, per facilitare a me e ad altri la critica sulle pitture della mia
città, di rintracciare il maggior numero possibile di documenti, riguardanti non solo gli artisti
aretini più noti, ma anche quelli del tutto sconosciuti alla critica.

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I documenti hanno già rivelato che nella fine del dugento e nel principio del secolo succes-
sivo, oltre a Margaritone, Arezzo aveva Montano, pittore famigliare di re Roberto di Napoli,3
autore della Madonna della chiesa di Montevergine di quella città, e l’artista Ristoro, di cui
però non si conosce alcuna opera certa.4

Ma essendo stati bruciati sui primi del trecento, per ordine del vescovo Tarlati, signore
di Arezzo, tutti gli archivi di questa città, resta molto difficile sapere le notizie degli artisti
aretini che fiorirono nel XIII secolo.

Anche su Margaritone si conosceva la sola notizia che ci dà un rogito del 1262 « ac tu tu
in Claustro Sane ti Michelis cor am Margarito pictore filio quondam Magnani ».5

Il Milanesi, riportando il parere del Lanzi6 —- che dice che per molti indizi si deve rite-
nere Margaritone nato molti anni avanti Cimabue — basandosi su quel documento, conclude
che « Margaritone dev’esser morto avanti l’anno 1299, perchè nel ruolo degli appartenenti alla
Fraternità di Arezzo il suo nome non si trova».

1 Vedi, per esempio, Pasqui, Guida di Arezzo,
pag. 102 ; Falciai M., Arezzo, pag. 85.

2 Del Vita, Di un quadro attribuito al Vasari e

del suo vero autore, in Rassegna bibliografica, 1912,

n. 1-3, Ascoli-Piceno.

3 V. per bibliografia, Venturi, Storia dell’arte ita-
liana, voi. V, pag. 631.

4 Del Vita, La Vita di Margaritone, Arezzo, 1910.

5 Milanesi, Le opere del Vasari, lib. I, pag. 359.

6 Lanzi, Storia pittorica, I, pag. 11,
 
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