CHIESE DELLA SECONDA METÀ DEL CINQUECENTO IN ROMA
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All’ultima fase della costruzione appartiene la scalea fatta a spese di Sisto V allorché
egli volle sistemare l’ultimo tratto della via Sistina da lui tracciata. Ed i conti della Camera
apostolica ci dicono 1 che nel 1587 il lavoro fu eseg'uito da Domenico Fontana, il quale, come
Fig. 7 ■— La Trinità dei Monti a Roma.
spesso usava, intr.iprese direttamente il lavoro da muratore, facendo eseguire dallo scalpel-
lino Lorenzo Bassano quello di pietra.
Riassumendo dunque queste determinazioni, può stabilirsi che la costruzione della fac-
ciata della Trinità dei Monti abbia avuto queste varie fasi :
1 Nel « Libro per le fabriche di N. S. » per gli anni
*585-90 (Archivio di Stato in Roma, Reg.i dell’Archivio
Camerale : Fabbriche) a pag. xx, nell’anno 1588 m.° Lo-
renzo Bassano scalpellino riscuote se. 572, b. 15 per
« lavori di scarpello di travertino fatti per la scala nova
della Santiss.a Trinità del Monte parte a manifattura
parte a tutta roba come si vedi», ecc. Ed a pag. v
nel complesso dei conti di Domenico Fontana «per
lavori fatti alla scala della Trinità de Monti per li quali
adimandava secondo la stima fatta da Prospero Rocesi
misuratore Se. 305 B. 55 et sono stati redotti et saldati
da N. S. a se. 300 di moneta come appare da una po-
litia sottoscritta da SS. sotto li 15 di nov. 1587 al d°
sesto libro», ecc.
E difatti v’è appunto il mandato del papa per
scudi 300 con la formula solita per tutti i pagamenti
al Fontana, che il papa ordina di eseguire, pur es-
sendo i conti liquidati senza esser stati riveduti e re-
gistrati dalla Camera Apostolica, senza cioè le norme
«a cui per questa volta sola deroghiamo »; e dice che
si paghi al Fontana « senza più darli molestia alcuna
di verificare le partite di questo conto ».
Queste spese sono poi riassunte nel « Libro del
Cav. Domenico Fontana ove sono notate le spese
fatte per le fabbriche inalzate dal S. M. di Sisto V
dal 1585 al 1590».
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All’ultima fase della costruzione appartiene la scalea fatta a spese di Sisto V allorché
egli volle sistemare l’ultimo tratto della via Sistina da lui tracciata. Ed i conti della Camera
apostolica ci dicono 1 che nel 1587 il lavoro fu eseg'uito da Domenico Fontana, il quale, come
Fig. 7 ■— La Trinità dei Monti a Roma.
spesso usava, intr.iprese direttamente il lavoro da muratore, facendo eseguire dallo scalpel-
lino Lorenzo Bassano quello di pietra.
Riassumendo dunque queste determinazioni, può stabilirsi che la costruzione della fac-
ciata della Trinità dei Monti abbia avuto queste varie fasi :
1 Nel « Libro per le fabriche di N. S. » per gli anni
*585-90 (Archivio di Stato in Roma, Reg.i dell’Archivio
Camerale : Fabbriche) a pag. xx, nell’anno 1588 m.° Lo-
renzo Bassano scalpellino riscuote se. 572, b. 15 per
« lavori di scarpello di travertino fatti per la scala nova
della Santiss.a Trinità del Monte parte a manifattura
parte a tutta roba come si vedi», ecc. Ed a pag. v
nel complesso dei conti di Domenico Fontana «per
lavori fatti alla scala della Trinità de Monti per li quali
adimandava secondo la stima fatta da Prospero Rocesi
misuratore Se. 305 B. 55 et sono stati redotti et saldati
da N. S. a se. 300 di moneta come appare da una po-
litia sottoscritta da SS. sotto li 15 di nov. 1587 al d°
sesto libro», ecc.
E difatti v’è appunto il mandato del papa per
scudi 300 con la formula solita per tutti i pagamenti
al Fontana, che il papa ordina di eseguire, pur es-
sendo i conti liquidati senza esser stati riveduti e re-
gistrati dalla Camera Apostolica, senza cioè le norme
«a cui per questa volta sola deroghiamo »; e dice che
si paghi al Fontana « senza più darli molestia alcuna
di verificare le partite di questo conto ».
Queste spese sono poi riassunte nel « Libro del
Cav. Domenico Fontana ove sono notate le spese
fatte per le fabbriche inalzate dal S. M. di Sisto V
dal 1585 al 1590».