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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 2
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Ozzòla, Leandro: Le rovine romane nella pittura del XVII e XVIII secolo: Appunti
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0149

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LE ROVINE ROMANE NELLA PITTURA DEL XVII E XVIII SECOLO

i 17

Non potendo offrire la riproduzione di nessun quadro di rovine di questo maestro, ci
limitiamo a illustrare la sua arte con un quadro inedito d’architettura, che si può con ogni

Fig. 21 — Pietro Paltronieri (Mirandolesej. Architetture e rovine
Genova, Palazzo Rosso.

probabilità attribuirgli (fig. 15)-' Della scuola del Codagora, che pure si sviluppò fiorente,

classico in costruzione con altri eclifizi. Il cielo è az-
zurro freddo e la tonalità generale giallo grigio verso
il verdolino.

Londra. Devonshire Gali. Un quadro di architet-
ture attribuito al Pannini. Ha tutto l’aspetto della
maniera del Codagora.

A lui attribuiamo anche i seguenti dipinti per le
ragioni che saranno chiarite trattando del Viviani :

Madrid, Prado. N. 551, attribuito ad Ottavio Vi-
viani. Paesaggio con colonnati in rovina. — N. 552, id.
Paesaggio con edilìzio in rovina. In tutti e due‘il cielo

è azzurro fine, con nuvole rossastre, il terreno mar-
rone pallido ; i ruderi sono color caffè chiaro grigia-
stro ; ruderi di stile rinascimento più che romani. —
N. 374. Scena di notte in un interno. È molto anne-
rito. Tonalità generale caffè rossastra.

1 II quadro è nella collezione Messinger a Monaco
di Baviera. Rappresenta il Convito di Baldassarre.
L’arte del Codagora è evidente nell’architettura allun-
gata, nell’ombreggiatura nera e uniforme ; e l’attribu-
zione viene avvalorata dalle macchiette, che appaiono
chiaramente del Gargiulo.
 
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