RIVELAZIONI ULTERIORI FRA I DISEGNI DEL MUSEO STA DEL
169
L’attribuzione all’antico pittore, bolognese di nascita ma educato alla scuola del caposti-
pite dei Padovani del XV secolo, Francesco Squarcione, fa onore a chi primo riesci a deter-
minarla e riceve la sua conferma dal confronto con opere sue, sicuramente autenticate. Tale
la piccola tavola che venne ceduta da un privato raccoglitore pochi anni or sono alla R. Pina
coteca di Bologna al modico prezzo di tre mila lire, nell intento che l’autore vi fosse rappre-
sentato con un’opera d’indiscutibile originalità. E quella che si presenta qui riprodotta nella
lag. 2, rappresentante il soggetto tante volte trattato a quel tempo, del San Gerolamo penitente,
Fio'. 2 - Marco Zoppo : San Gerolamo. Bologna, Pinacoteca
(Fotografia Anderson)
firmato a piene lettere, al basso, col nome di Marco Zoppo. E invero il modo severo e rude
col quale è concepito il quadro, tanto nella figura fieramente ascetica, quanto nella rappresen-
tazione del paesaggio dalle irte scogliere, nonché i particolari inerenti al modo di modellare le
forme umane, quelle dei panneggiamenti e financo dell’aureola imaginata come disco solido,
danno luogo a un complesso di particolari assai caratteristici pel nostro pittore, e tali, che,
astrazion fatta del paesaggio che non esiste nei fogli di Francoforte, si accordano perfettamente
con quanto si rileva nei medesimi.
Un’altra opera d’altronde che ce li richiama e che dimostra a quale grado di potenza
plastica egli seppe innalzarsi nei suoi migliori momenti è quella della testa recisa di San Gio-
vanni Battista, appartenente alla pinacoteca dell’Ateneo civico di Pesaro (fig. 3). Analogie da
L’Arte. XVI, 22.
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L’attribuzione all’antico pittore, bolognese di nascita ma educato alla scuola del caposti-
pite dei Padovani del XV secolo, Francesco Squarcione, fa onore a chi primo riesci a deter-
minarla e riceve la sua conferma dal confronto con opere sue, sicuramente autenticate. Tale
la piccola tavola che venne ceduta da un privato raccoglitore pochi anni or sono alla R. Pina
coteca di Bologna al modico prezzo di tre mila lire, nell intento che l’autore vi fosse rappre-
sentato con un’opera d’indiscutibile originalità. E quella che si presenta qui riprodotta nella
lag. 2, rappresentante il soggetto tante volte trattato a quel tempo, del San Gerolamo penitente,
Fio'. 2 - Marco Zoppo : San Gerolamo. Bologna, Pinacoteca
(Fotografia Anderson)
firmato a piene lettere, al basso, col nome di Marco Zoppo. E invero il modo severo e rude
col quale è concepito il quadro, tanto nella figura fieramente ascetica, quanto nella rappresen-
tazione del paesaggio dalle irte scogliere, nonché i particolari inerenti al modo di modellare le
forme umane, quelle dei panneggiamenti e financo dell’aureola imaginata come disco solido,
danno luogo a un complesso di particolari assai caratteristici pel nostro pittore, e tali, che,
astrazion fatta del paesaggio che non esiste nei fogli di Francoforte, si accordano perfettamente
con quanto si rileva nei medesimi.
Un’altra opera d’altronde che ce li richiama e che dimostra a quale grado di potenza
plastica egli seppe innalzarsi nei suoi migliori momenti è quella della testa recisa di San Gio-
vanni Battista, appartenente alla pinacoteca dell’Ateneo civico di Pesaro (fig. 3). Analogie da
L’Arte. XVI, 22.