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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 3
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Scaccia-Scarafoni, Camillo: Il tesoro sacro del duomo di Veroli es i suoi cimeli medioevali, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0238

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204

CAMILLO SCACCIA-SCAR AFONI

È un piccolo libro delle ore composto da 457 pagine a due colonne ciascuna, vergate in
bellissimo ed accuratissimo carattere gotico da due mani, la prima più esatta e più nitida della
seconda. Mancano purtroppo qua e là alcune pagine sostituite poi da altre rimaste bianche;
il fatto che fra le mancanti si trovino proprio le prime ed il titolo stesso del libro, dà a
vedere che siano state tolte proprio quelle che contenevano le lettere miniate. Non rimangono
difatti che le sole iniziali a penna eseguite, con colori alternatamente rosso e turchino ed
ornate di disegni che scendono lungo i margini del libro, mentre della parte dovuta al pen-
nello del miniatore resta appena un ricordo in qualche isolata maiuscola e nella pagina qui
riprodotta. Questa rappresenta a modo di trittico tre quadretti : quello del centro contiene la
scena della Crocifissione ed offre il Cristo, secondo il tipo più recente, già morto, senza suppe-

Fermagli del suddetto Breviario
(Fotografia Franchi de’ Cavalieri).

daneo e fermato alla croce da tre chiodi; ai lati vi son rappresentati Maria e Giovanni in
atto di dolore. Nei due quadretti laterali v’è a destra San Francesco, identificato dal suo abito
e dalle tradizionali stimate, a sinistra v’è raffigurato un santo che veste il medesimo abito e
ha la palma del martirio. L’iniziale che segue del salmo di David: « Beatus vir qui non abiit
in consilio impiorum», porta nel centro la figura del salmista, coronato il capo, sul suo trono
reale, in atto di sonare l’arpa. Manca affatto il nome dell’artista che ha miniato il libro,
come pure del copista che lo ha scritto, nomi che potevano essere espressi, come spesso
accade, nelle prime pagine, che purtroppo sono andate perdute. Per completare la descrizione
di questo libro, aggiungerò che oltre il titolo mancano alcune pagine delle rubriche ; comincia
invece con il calendario mensile, a cui succedono le lectiones de tempore ; segue poi il proprium
dei santi con lezioni differenti dalle attuali per ciò che riguarda specialmente la parte bio-
grafica; viene in seguito il comune, l’ufficio di Maria e si chiude con l’ufficio dei morti, ordine
non molto differente da quello dei breviari attuali. Il libro presenta la legatura in cuoio coperto
di seta rossa e due fermagli d’argento di tipo gotico contenenti nel mezzo uno stemma che
sul fondo bianco reca a smalto rosso tre torri.
 
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