SPIGOLATURE D'ARIE TOSCA DA
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naria facilità e produsse un’arte piena di una tal quale dolcezza trecentesca ch’era maggior-
mente gradita — lo mostrano Firenze e le campagne fiorentine piene delle opere di lui — alle
Fig. 6 — Bicci di Lorenzo : Incoronazione della Vergine
Pescia, Biblioteca Capitolare.
masse di quella degli altri pittori più antiquati o più progrediti. Egli muove da Agnolo Gaddi
1906, pag. 86, due sportelli con due santi ognuno del
Museo di Bramiseliweig; dal Carocci, Il Valiamo, da
Firenze al mare, Bergamo, Istit. Ital. d’Arti Grafiche,
1906, pagg. 35 e 38, gli affreschi tornati in luce nel-
l’anno 1891, che decorano la cappella del Battista in
San Martino a Gangalandi nei dintorni di Firenze,
eseguiti intorno al 1430 come provano documenti con-
servati nella chiesa; dal Poggi, in Rivista l’Arte, 1907,
pag. 85, un tabernacoletto con la Vergine e due santi
del Museo di Fabriano; dal Beni, op. cit., pag. 172,
un trittico della chiesetta di Porciano. Il Toesca già
ne L’Arte, 1902, aveva pubblicato, a pag. 322, una ta-
vola con i santi Benedetto e Niccola della Badia di
Grottaferrata, assegnandola ad anonimo fiorentino del
xv secolo ed è opera evidente di Bicci.
L'Arte. XVI, 28.
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naria facilità e produsse un’arte piena di una tal quale dolcezza trecentesca ch’era maggior-
mente gradita — lo mostrano Firenze e le campagne fiorentine piene delle opere di lui — alle
Fig. 6 — Bicci di Lorenzo : Incoronazione della Vergine
Pescia, Biblioteca Capitolare.
masse di quella degli altri pittori più antiquati o più progrediti. Egli muove da Agnolo Gaddi
1906, pag. 86, due sportelli con due santi ognuno del
Museo di Bramiseliweig; dal Carocci, Il Valiamo, da
Firenze al mare, Bergamo, Istit. Ital. d’Arti Grafiche,
1906, pagg. 35 e 38, gli affreschi tornati in luce nel-
l’anno 1891, che decorano la cappella del Battista in
San Martino a Gangalandi nei dintorni di Firenze,
eseguiti intorno al 1430 come provano documenti con-
servati nella chiesa; dal Poggi, in Rivista l’Arte, 1907,
pag. 85, un tabernacoletto con la Vergine e due santi
del Museo di Fabriano; dal Beni, op. cit., pag. 172,
un trittico della chiesetta di Porciano. Il Toesca già
ne L’Arte, 1902, aveva pubblicato, a pag. 322, una ta-
vola con i santi Benedetto e Niccola della Badia di
Grottaferrata, assegnandola ad anonimo fiorentino del
xv secolo ed è opera evidente di Bicci.
L'Arte. XVI, 28.