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MARIO SALMI
ancora l’infiusso di Lorenzo Monaco, prossima all’ancona del
Museo Fitzwilliam di Cambridge. Mentre al periodo più ricco
di colore, ben rappresentato fra altro dai quattro santi del-
l’oratorio di Sant’Ansano a Fiesole, aggiungiamo due figure di
apostolo a mezzo busto (fig. 8), poste, come si usò fin dai
primi del secolo per tutto il quattrocento, alla tavola nel Mu-
seo di Santa Maria del Fiore a Firenze con Santa Caterina
tra devoti della famiglia Bischieri, per ridurla da cuspidata,
rettangolare. 1 Mirabili sono le due figurette per il bel colorito
roseo chiaro luminoso delle vesti.
Di Rossello Jacopo Franchi ben poco è da dire dopo
quello che ne scrisse il Siren 2 chiamandolo compagno di
Bicci prima che ne fosse noto il nome. Sono riconoscibili
le sue figure con le fronti alte e sporgenti e la luminosa e
vivace gamma coloristica, un po’ stridente, da miniatore; segue
Lorenzo Monaco e rimane sempre uguale a se stesso.. A Fi-
renze, nell’oratorio dei Bini, abbiamo trovato un lavoro che
gli appartiene, non ancora posto fra le sue opere. 3 Nell’altare
maggiore, adorno di pitture cinquecentesche, è un quadretto
rappresentante la Madonna col Bambino (fig. 9). La Vergine,
seduta su di un cuscino secondo il ripetutissimo motivo di
Lorenzo Monaco, stringe a sè la sua creatura dal corpo ar-
cuato, in piedi, che prende un lembo della veste materna
e con l’altra mano l’abbraccia. La tavoletta è ben conservata,
è diligente di esecuzione, ma la deturpano gli ex voto che vi
posero i fedeli. Danneggiate e ridipinte invece, sono due tavole
che mostrano la sua maniera, nel magazzino degli Uffizi, rap-
presentati San Giovanni Battista e San Francesco (nn. 4698
e 4703).
La personalità nota col nome di Maestro dal Bambino
vispo 4 (che non è certo da identificarsi con Piero di Domenico da Montepulciano giudicando
dal quadro di lui, la Madonna col Bimbo e quattro Angeli musicanti, nel Metropolitan Museum
di New York)5 risulta composta di opere con le quali presentano analogia le seguenti:
Firenze, Galleria dell’Ospedale degl’innocenti, nn. 73 e 74. Due sportelli laterali di un
trittico a fondo d’oro, dove sono dipinti rispettivamente due Santi inginocchiati : San Giro-
Fig. io — Statua in legno policromia
Arezzo, Cattedrale.
1 La stessa sorte toccò più tardi all 'Annunciazione
di Giovanni dal Ponte nella Badia di Poppiena in Ca-
sentino.
2 L’Arte, 1904. pag. 352.
3 Fry R. in Burlington Magazine, voi. II, Juli 1903,
pag. 131 ; Siren, in L’Arte, 1904 e 1905; Berenson B.,
in Rassegna d’Arte, 1905, pag. 9; Poggi, in Rivista
d’Arte, 1905, pag. 24; Gamba, in Rassegna d’Arte,
1906, pag. 144. Il Nicolosi ripubblica diverse opere in
EmporvUm, voi XXIX, maggio 1909, pagg. 359 e seg.
e tenta di attribuire a Rossello un trittico con P Inco-
ronazione e Santi, in San Lucchese di Poggibonsi,
opera di un trecentista della scuola dell’Orcagna, che
ha rapporti con Giovanni da Milano; e A. Venturi,
Storia dell’Arte, voi. VII, pag. 23, n. 2, aggiunge al
maestro una Madonna col Bambino in casa Righetti
a Roma.
4 Siren, L’Arte, 1904, pag. 349. Lo stesso vuole
identificare il pittore con Piero di Domenico da Mon-
tepulciano nell 'articolo Florentin. trecento Zeichnungen
in Jahrb. d. K. P. Kunsts., voi. XXVIII, 1906, e
unisce all’elenco dato ne L’Arte e nel suo volume su
Lorenzo Monaco, Strassburg, T905, pag. 175, una Ma-
donna a Filadelfia, presso Mr. Johnson, in Burlington
Magazine, voi. XIV, pagg. 325-326. Finalmente il
Berenson gii assegna con dubbio una Madonna a
Washington, presso l’Amm. C. W. Rae, in Rivista
d’Arte, anno VI, 1909.
5 ColaSanti, op. cit., pag. 90 e 95 ; e Buletin op
Metrop. Mas. of Art. New Jork, juni 1908, pagg. 117
e seguenti.
MARIO SALMI
ancora l’infiusso di Lorenzo Monaco, prossima all’ancona del
Museo Fitzwilliam di Cambridge. Mentre al periodo più ricco
di colore, ben rappresentato fra altro dai quattro santi del-
l’oratorio di Sant’Ansano a Fiesole, aggiungiamo due figure di
apostolo a mezzo busto (fig. 8), poste, come si usò fin dai
primi del secolo per tutto il quattrocento, alla tavola nel Mu-
seo di Santa Maria del Fiore a Firenze con Santa Caterina
tra devoti della famiglia Bischieri, per ridurla da cuspidata,
rettangolare. 1 Mirabili sono le due figurette per il bel colorito
roseo chiaro luminoso delle vesti.
Di Rossello Jacopo Franchi ben poco è da dire dopo
quello che ne scrisse il Siren 2 chiamandolo compagno di
Bicci prima che ne fosse noto il nome. Sono riconoscibili
le sue figure con le fronti alte e sporgenti e la luminosa e
vivace gamma coloristica, un po’ stridente, da miniatore; segue
Lorenzo Monaco e rimane sempre uguale a se stesso.. A Fi-
renze, nell’oratorio dei Bini, abbiamo trovato un lavoro che
gli appartiene, non ancora posto fra le sue opere. 3 Nell’altare
maggiore, adorno di pitture cinquecentesche, è un quadretto
rappresentante la Madonna col Bambino (fig. 9). La Vergine,
seduta su di un cuscino secondo il ripetutissimo motivo di
Lorenzo Monaco, stringe a sè la sua creatura dal corpo ar-
cuato, in piedi, che prende un lembo della veste materna
e con l’altra mano l’abbraccia. La tavoletta è ben conservata,
è diligente di esecuzione, ma la deturpano gli ex voto che vi
posero i fedeli. Danneggiate e ridipinte invece, sono due tavole
che mostrano la sua maniera, nel magazzino degli Uffizi, rap-
presentati San Giovanni Battista e San Francesco (nn. 4698
e 4703).
La personalità nota col nome di Maestro dal Bambino
vispo 4 (che non è certo da identificarsi con Piero di Domenico da Montepulciano giudicando
dal quadro di lui, la Madonna col Bimbo e quattro Angeli musicanti, nel Metropolitan Museum
di New York)5 risulta composta di opere con le quali presentano analogia le seguenti:
Firenze, Galleria dell’Ospedale degl’innocenti, nn. 73 e 74. Due sportelli laterali di un
trittico a fondo d’oro, dove sono dipinti rispettivamente due Santi inginocchiati : San Giro-
Fig. io — Statua in legno policromia
Arezzo, Cattedrale.
1 La stessa sorte toccò più tardi all 'Annunciazione
di Giovanni dal Ponte nella Badia di Poppiena in Ca-
sentino.
2 L’Arte, 1904. pag. 352.
3 Fry R. in Burlington Magazine, voi. II, Juli 1903,
pag. 131 ; Siren, in L’Arte, 1904 e 1905; Berenson B.,
in Rassegna d’Arte, 1905, pag. 9; Poggi, in Rivista
d’Arte, 1905, pag. 24; Gamba, in Rassegna d’Arte,
1906, pag. 144. Il Nicolosi ripubblica diverse opere in
EmporvUm, voi XXIX, maggio 1909, pagg. 359 e seg.
e tenta di attribuire a Rossello un trittico con P Inco-
ronazione e Santi, in San Lucchese di Poggibonsi,
opera di un trecentista della scuola dell’Orcagna, che
ha rapporti con Giovanni da Milano; e A. Venturi,
Storia dell’Arte, voi. VII, pag. 23, n. 2, aggiunge al
maestro una Madonna col Bambino in casa Righetti
a Roma.
4 Siren, L’Arte, 1904, pag. 349. Lo stesso vuole
identificare il pittore con Piero di Domenico da Mon-
tepulciano nell 'articolo Florentin. trecento Zeichnungen
in Jahrb. d. K. P. Kunsts., voi. XXVIII, 1906, e
unisce all’elenco dato ne L’Arte e nel suo volume su
Lorenzo Monaco, Strassburg, T905, pag. 175, una Ma-
donna a Filadelfia, presso Mr. Johnson, in Burlington
Magazine, voi. XIV, pagg. 325-326. Finalmente il
Berenson gii assegna con dubbio una Madonna a
Washington, presso l’Amm. C. W. Rae, in Rivista
d’Arte, anno VI, 1909.
5 ColaSanti, op. cit., pag. 90 e 95 ; e Buletin op
Metrop. Mas. of Art. New Jork, juni 1908, pagg. 117
e seguenti.