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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 4
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Fogolari, Gino: L' accademia veneziana di pittura e scoltura del settecento, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0277

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L'ACCADEMIA VENEZIANA DI PITTURA E ACCE TURA DEL SETTECENTO

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può dire il manuale degli scolari di disegno, il Piazzetta, fattosi maestro, mise assieme quegli
Studi di pittura, che, raccolti dall’Albrizzi, furono poi incisi dal Pitteri. 1 Sono gustossimi : sian
copie dal gesso, o dal nudo, o studi di carattere, riprodotti prima a semplici contorni, pop
con perfetta ombreggiatura (figg. 3 e 4).

Mancavano però sempre, a poter degnamente mantenere una scuola, i fondi necessari ; e
d’altra parte l’Accademia, che, avrebbe dovuto esser composta, a sentire i fautori, solo dal
fiore degli artisti riconosciuti valenti e degni di essere scelti ad esempio e a guida della

Fig. 3 — Piazzetta: Studi di pittura incisi dal Pitteri.

gioventù, non poteva andar confusa col Collegio, associazione professionale di quanti eserci-
tavano la pittura.

Tali idee non nascono, è opportuno dirlo, spontanee a Venezia. Quivi i pittori si erano
venuti quasi sempre liberamente formando alla bottega di altri pittori, e il Governo non aveva
mai largheggiato di protezioni e meno ancora di titoli; ma gli esempi forestieri, e specialmente
quelli dell’Accademia di San Luca, dell’Accademia Pontificia di Bologna e della Reale Acca-
demia di belle arti di Francia, si imponevano. Già nel 1718 Sebastiano Ricci era stato fatto
socio dell’Accademia di Francia, e aveva dipinto allora la bella allegoria con XAccademia che
premia il Valore e calpesta V Ignoranza (fig. 5),2 e noti eran per tutto gli onori resi a Parigi,

1 Studi di pittura già. disegnati da Giambattista
Piazzetta ed ora con l’intaglio di Marco Pitteri pub-
blicati a spese di Giambattista Albrizzi, in Venezia,
1760. Noto fra i sottoscrittori alla pubblicazione del-
PAlbrizzi : Pietro Ponghi, Giuseppe Angeli e Giambat-
tista Tiepoletto.

2 Vedi : Procès verbaux de l’Académie rogate de
pelature et de sculpture, publié pour la Société de

P Histoire de l’Art Frammise, ecc., par A. Anatole de
Montaiglon. Paris, 1875, voi. IV, pag. 243 e pag. 246.

Avendo il Ricci scritto una lettera in.cui chiedeva di
essere aggregato alPAccademia, il 20 marzo del 1717
si era dimostrato l’aggradimento di accoglierlo. Il 28
maggio del 1718, essendo arrivato il quadro che egli
aveva fatto a Venezia, oggi al Louvre, lo si nominò
definitivamente.
 
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