L'ACCADEMIA VENEZIANA DI PITTURA E SCOLTURA DEL SETTECENTO 245
Ai fomenti della vanità non andava disgiunto in parecchi valenti pittori veneziani un sin-
cero desiderio di farsi maestri della gioventù, in ambiente meno ignobile delle solite botteghe
Fig. 5 —Sebastiano Ricci: Soggetto allegorico allusivo all’Accademia di Francia.
e delle piccole scuole private. Il rifiorire della pittura veneziana alla fine del seicento, era deri-
vato da un intensissimo studio. Se ne era allargato il campo anche fuori dell’ambiente vene-
demia, a ciò conoscono veramente con quanto gradi-
mento io abbia ricevuto un così degno onore com-
partitomi dalla generosa sua bontà. Non saprei come
esprimermi in render a lei le dovute grazie dell’av-
viso che è degnata a passarmi.
« Ma se mi manca il concetto, non perderò la con-
giuntura che ora solo mi si porge di esprimermi con
la pe lina quale io desidererei di apparire con l’opere
che imutabilmente sarò
« Di lei mio St. Sig. Padrone
« De. et Oh. Serv. Suo
« Sebastiano Ricci ».
E il Piazzetta un po’ meno prolissamente :
« Molto 111. Sig. Sig. et Pat. Coll.,
« Accolgo con somma veneratione e stima grande
di V. S. 111.ma con cui s’è impegnata decorare questa
Ai fomenti della vanità non andava disgiunto in parecchi valenti pittori veneziani un sin-
cero desiderio di farsi maestri della gioventù, in ambiente meno ignobile delle solite botteghe
Fig. 5 —Sebastiano Ricci: Soggetto allegorico allusivo all’Accademia di Francia.
e delle piccole scuole private. Il rifiorire della pittura veneziana alla fine del seicento, era deri-
vato da un intensissimo studio. Se ne era allargato il campo anche fuori dell’ambiente vene-
demia, a ciò conoscono veramente con quanto gradi-
mento io abbia ricevuto un così degno onore com-
partitomi dalla generosa sua bontà. Non saprei come
esprimermi in render a lei le dovute grazie dell’av-
viso che è degnata a passarmi.
« Ma se mi manca il concetto, non perderò la con-
giuntura che ora solo mi si porge di esprimermi con
la pe lina quale io desidererei di apparire con l’opere
che imutabilmente sarò
« Di lei mio St. Sig. Padrone
« De. et Oh. Serv. Suo
« Sebastiano Ricci ».
E il Piazzetta un po’ meno prolissamente :
« Molto 111. Sig. Sig. et Pat. Coll.,
« Accolgo con somma veneratione e stima grande
di V. S. 111.ma con cui s’è impegnata decorare questa