VACCADEMIA VENEZIANA DI PITTURA E SCOLTURA DEL SETTECENTO 2 57
nativo per rendere possibile di continuare lo studio del nudo anche nell’estate, altrimenti, dopo
la stagione, dirò così ufficiale, da San Luca al Mercoledì santo, i poveri studenti non sapevano
più dove ridursi a studiare.
Il bilancio dell’Accademia dovette contenersi sino negli ultimi anni nell’assegno di 480 ducati,
coi quali si riusciva appena a provvedere ai molti bisogni ; mentre si desiderava sempre di accumu-
lare qualche risparmio per i premi ai migliori alunni. Era perciò necessaria la massima economia.
La buona attività del Pittoni, che molto deve aver giovato a ben regolare 1’ interna ammi-
Astrazione, fece sì che dopo la presidenza dal 1758 al 60, i colleglli, avvenuta la morte di
Giuseppe Nogari, lo rieleggessero presidente l’ii settembre del 1763, non ancora decorsi
interamente i quattro anni di contumacia, che gii statuti volevano per la rielezione. Egli aveva
Fig. 14 — G. B. Pittoni : L’Annunciata. Venezia, Gallerie.
dato anche il buon esempio, donando per il primo il saggio della sua arte, la bella Annuncia-
zione che consegnò, come risulta da una nota, nel gennaio 1758. La pittura non ha la vigorìa
un po’ greve delle opere dei suoi primi tempi; tutto l’insieme è più dolce e fuso e le figure
immateriali volanti hanno grazia soavissima (fig. 14). Bene dovevano stare a fianco di essa i due
Santi Evangelisti Marco e Luca, il primo di Giuseppe Angeli, l’altro di Antonio Marinetti, il
Chioggiotto, l’uno e l’altro scolari devoti e rigidi continuatori del disegnar vigoroso e del lumeg-
giar potente del Piazzetta, sdegnosi di tinte dolci e morbide, ma capaci sempre di dare solidità
alle forme e vigorìa all’espressione. Peccato che siano andati perduti. 1
cecchini 20. f. 440
« Al Cassiere cecchini 4.» 88
« Per la dispensa de Premj al terminare dello
studio accademico nella seconda festa di Pasqua
a que’ giovani che frequentarono lo studio, cioè
al primo cecchini 3 al secondo cecchini 2 ed al
terzo cecchini uno in tutto.» 132
« Spese in quella giornata.» 2,0
F. 39'8
« Questa è la somma totale che ogn’annp esce a
mantenimento degli studi accademici ».
1 Sino al 1827 questi e tanti altri dipinti della vec-
chia erano conservati, se non esposti, nei locali della
nuova Accademia alla Carità; ma, essendo poco graditi
si offrirono appunto in quell’anno al Demanio in cambio
di altri. Non si sa che sorte abbiano poi avuta, ma si può
credere che siano andati distrutti, mentre pur avreb-
bero bene rappresentato qtitel gruppo di bravi artisti.
//Arte. XV r,
nativo per rendere possibile di continuare lo studio del nudo anche nell’estate, altrimenti, dopo
la stagione, dirò così ufficiale, da San Luca al Mercoledì santo, i poveri studenti non sapevano
più dove ridursi a studiare.
Il bilancio dell’Accademia dovette contenersi sino negli ultimi anni nell’assegno di 480 ducati,
coi quali si riusciva appena a provvedere ai molti bisogni ; mentre si desiderava sempre di accumu-
lare qualche risparmio per i premi ai migliori alunni. Era perciò necessaria la massima economia.
La buona attività del Pittoni, che molto deve aver giovato a ben regolare 1’ interna ammi-
Astrazione, fece sì che dopo la presidenza dal 1758 al 60, i colleglli, avvenuta la morte di
Giuseppe Nogari, lo rieleggessero presidente l’ii settembre del 1763, non ancora decorsi
interamente i quattro anni di contumacia, che gii statuti volevano per la rielezione. Egli aveva
Fig. 14 — G. B. Pittoni : L’Annunciata. Venezia, Gallerie.
dato anche il buon esempio, donando per il primo il saggio della sua arte, la bella Annuncia-
zione che consegnò, come risulta da una nota, nel gennaio 1758. La pittura non ha la vigorìa
un po’ greve delle opere dei suoi primi tempi; tutto l’insieme è più dolce e fuso e le figure
immateriali volanti hanno grazia soavissima (fig. 14). Bene dovevano stare a fianco di essa i due
Santi Evangelisti Marco e Luca, il primo di Giuseppe Angeli, l’altro di Antonio Marinetti, il
Chioggiotto, l’uno e l’altro scolari devoti e rigidi continuatori del disegnar vigoroso e del lumeg-
giar potente del Piazzetta, sdegnosi di tinte dolci e morbide, ma capaci sempre di dare solidità
alle forme e vigorìa all’espressione. Peccato che siano andati perduti. 1
cecchini 20. f. 440
« Al Cassiere cecchini 4.» 88
« Per la dispensa de Premj al terminare dello
studio accademico nella seconda festa di Pasqua
a que’ giovani che frequentarono lo studio, cioè
al primo cecchini 3 al secondo cecchini 2 ed al
terzo cecchini uno in tutto.» 132
« Spese in quella giornata.» 2,0
F. 39'8
« Questa è la somma totale che ogn’annp esce a
mantenimento degli studi accademici ».
1 Sino al 1827 questi e tanti altri dipinti della vec-
chia erano conservati, se non esposti, nei locali della
nuova Accademia alla Carità; ma, essendo poco graditi
si offrirono appunto in quell’anno al Demanio in cambio
di altri. Non si sa che sorte abbiano poi avuta, ma si può
credere che siano andati distrutti, mentre pur avreb-
bero bene rappresentato qtitel gruppo di bravi artisti.
//Arte. XV r,