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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 4
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Fogolari, Gino: L' accademia veneziana di pittura e scoltura del settecento, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0296

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GINO FOGOLARI

voleva dar prova del suo valore nella figura in grande e con qualche parte di nudo; immaginò
quindi il Filosofo, o il Pitagora, come è pur detto 1 dipinto unico di tal genere e forma dell’età
sua matura (fig. 16). I Giganti vinti dagli Dei sullo scalone di palazzo Sagredo a Santa Sofia
sono del 1734, ed altre opere con grandi figure sono della sua gioventù. Il Pitagora si am-
mira come saggio magistrale di tecnica, con quelle sue ombre leggiere, con quei piani dolce-
mente degradanti, e rivela nel Longhi il maestro. Si potrebbe dire che egli è anche per
l’insegnamento il Parini della pittura veneziana. Era già stato maestro e direttore dell’Acca-
demia del disegno aperta dalla nobilissima famiglia Pisani a San Stefano, per assecondare il
genio di un giovane suo rampollo, il N. H. Almarò Pisani, figlio di Almarò II detto Andrea
e della N. D. Marina Sagredo. Ma il nobile allievo mori ventenne nel 1765 e l’Accademia

Fig'. 18 — Bartolomeo Nazzari : Fig. 19 — Fortunato Pasquetti :

11 doge Pietro Grimani. Venezia, Gallerie. Il doge Marco Foscarini. Venezia, Gallerie.

patrizia non ebbe altro seguito. Della pubblica, Pietro Longhi non tenne invece mai la presi-
denza, fu solo nel 1778 consigliere insieme col Maneschi; ma dal 1758 fu dei più assidui tra
i maestri sino al 1780, vecchio di settantotto anni.

Nel resoconto della seduta accademica del 29 di maggio del 1785, in cui si deliberò di
nominare accademico Antonio Bertoldi pittore figurista a completare il numero dei trentasei,
si ricorda che era mancato ai vivi non a molto 2 il benemerito valente professore accademico
nostro D° Pietro Longhi, poche parole, ma, significative; non usando gli accademici nei loro
atti, o forse vi era perciò un libro a parte, ricordare i decessi degli aggregati e tesserne il
necrologio ; tanto che non si trova cenno della morte del Tiepolo, nè di altri.

Non meno difficile della raccolta dei dipinti, che procedeva così lenta, era, nella scarsezza
dei mezzi, il dare ordine col dovuto decoro ai locali.

1 Alessandro -Longhi ne trasse una stampa che porta
il titolo: Pitagora filosofo, dipinto da Pietro Longhi
per VAccademia di pittura e scultura di Venezia, de-
dicato al celebre Giuseppe Nogari, presidente della
medesima.

2 Morì di fatti 1 ’ 8 maggio del 1785 nella casa a
San Pantalon, come fa fede l’atto di morte rinvenuto
e pubblicato da Aldo Ravà in appendice alla sua mo-
nografia Pietro Longhi, Bergamo, ^09.
 
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