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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 4
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Scaccia-Scarafoni, Camillo: Il tesoro sacro del duomo di Veroli ed i suoi cimeli medioevali, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0339

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IL TESORO SACRO DEL DUOMO DI VEROLI ED I SUOI CIMELI

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Di poco è più piccola un’altra cassetta della stessa forma e risultante delle stesse parti:
misura cioè cm. 31 X 17 X u. Gli stessi tondi o rosoni a colori, contornati di nero, quasi
scomparsi, ornano le varie facce di questo cofanetto rafforzate con gli stessi fermagli e con
altri aggiunti posteriormente. Oltre la iscrizione negli stessi caratteri, che anche qui si vede
nel davanti del coperchio, oltre gli stessi rosoni è notevole in questa la parte posteriore assai
meglio conservata in cui due tondi laterali sono occupati da figure schematiche di cani ed il
rosone centrale porta due figure di cervi affrontati ai lati di un albero frondoso. Nelle fian-
cate laterali come negli spazi liberi delle altre facce si trovano pavoni ed uccelli fantastici sti-
lizzati e disgiunti.

Una terza cassetta avente la stessa forma è di poco più piccola delle precedenti, misu-
rando cm. 27 X 13 X IO' Benché risulti delle stesse parti delle due già descritte, questa offre
una decorazione più varia e meglio conservata. Il coperchio, che non presenta la solita iscri-
zione, porta invece nella parte superiore entro due medaglioni a colori pallidi e qua e là
dorati busti di due santi nimbati, uno dei quali reca nelle mani un libro su cui è segnata la

Altri cofanetti orientali (avorio) — (Fotografia Franchi de’ Cavalieri;.

croce. Oltre poi le solite figure di uccelli fantastici dalla lunga coda e dal capo cristato, il
coperchio reca pure simmetricamente disposte due figure rappresentanti un cane che ha affer-
rato per la coda una lepre in corsa. Nel lato posteriore sono notevoli altre due piccole cro-
cette equilatere, le quali insieme con i santi del coperchio ricordano l’ufficio sacro cui la
cassetta doveva essere destinata. Il lato in migliore conservazione è quello anteriore, ripro-
dotto nella nostra figura: esso presenta altre scene di caccia affrontate e simmetricamente
disposte. Si vedono difatti due falconieri a cavallo i quali su una mano sorreggono il falcone
dal becco ricurvo, mentre con l’altra afferrano e tengono stretta nel pugno la preda : un grosso
uccello ; la quale scena è anche accennata entro un rosone che decora la parte posteriore del
primo cofanetto. La lunga capigliatura dei due falconieri, il loro vestimento tutto ornato di
rosoni, la sella dall’alto arcione e specialmente il tessuto della gualdrappa ricordano il costume
siriaco-persiano.

Due altre cassette di proporzioni più piccole offrono invece forma leggermente differente
presentando il coperchio a pioventi con una parte superiore piana, come pure spesso s’incontra
nei cofanetti italo bizantini. Di queste due cassette la più grande, che misura cm. 20 X 12 X 10
e reca un’ iscrizione orientale sul coperchio, offre la stessa ornamentazione di tondi occupati
da intrecci e nodi, disposti simmetricamente nella faccia anteriore, mentre nella posteriore

L'Arte. XVI, 39.
 
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