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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 5
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Fiocco, Giuseppe: Lorenzo e Cristoforo da Lendinara e la loro scuola, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0360

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32Ó

GIUSEPPE FIOCCO

l'ig. ii — Cristoforo da Lendinara : Dossale, Sagrestia dei consorziati. Parma, Duomo.

de Lendenara, Ah de tarsia e di rilievi in su l’altare de Nostra Dona a la cholona in domo ». 2
In questo passo parve ad alcuno vedere piuttosto l’accenno ad opere d’intaglio che di
pittura, ma confortano la mia opinione le parole dei libri della Fabbrica, i quali nel 1484 par-
lano di lire quindici date al Canozio « per ritocar parte de le figure de la anchona de
nostra dona et per metere d’oro le figure de relevo ». 3 Dopo di che non vi può esser dubbio

1 La scritta di Luchino e la data che il Cavalca- modenesi e parmensi. Serie delle cronache, t. I, 1861,

selle stimava illegibile è riportata in Appendice. pag. 41, sotto 1479.

- Cronaca Modenese di Iacopino de' Bianchi, detto 3 Antonio Dondi, op. cit., pag. 136 e Appendice 7,
de’ Lancillotti, in monumenti di St. Pai. delle prov. a. c. 11.

di riconoscere la mano del nostro artista in alcuni dossali di sedia, nella Primaziale di
Pisa. (Fig. 1 2).

Le panche della sacristia di Parma poterono essere incominciate solo nel 1488, al ritorno
di Cristoforo da Lucca; troppo tardi perchè il maestro, giunto oramai al massimo dell’abilità
e glorioso della fama acquistata in tante terre d’Italia, potesse vedere la fine di quell’estrema
sua opera, così lieta di tutte le grazie della rinascenza ; e spettò a Luchino Bianchi di ter-
minare «con grato animo di discepolo» le ultime formelle nel 1491. 1

Nella cronaca modenese di Iacopino de’Bianchi detto Lancillotto, abbiamo la prima testimo.
manza dell’attività pittorica di Cristoforo.

Riferisce la cronaca che nel 1479 « fu posto la tavola fata de man uno dito M° Cristofaro
 
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