LORENZO E CRISTOFORO DA LEN DI NARA E LA LORO SCUOLA
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I discendenti dei Canozi non ci devono far dimenticare quelli che ne furono i figli in
arte, e derivarono da loro la sapienza del condurre artisticamente i lavori di legname. Dav-
vero si può dire non esservi quasi città del Veneto e dell’Emilia, ed esser non poche quelle
della Toscana e della Lombardia che non abbiano risentito per mezzo degli scolari innu-
merevoli i benefici della tecnica rinnovata.
Basterà citare a Bologna gli stalli absidali di San Petronio (1468) come esempio di
imitazione canoziana e dell’efficacia che il prossimo coro modenese esercitò subito d’attorno.
Fig. 16 — Luchino Bianchi : Porta centrale del Duomo
Parma — (Fotografia Alinari).
Esso rimase un tipo a cui guardarono tutti i successori quando vollero intrecciare alla
finezza degl’intagli il sorriso delle tarsie pittoriche.
Fra tutti è opportuno considerar specialmente un artista, che, per esser noto piuttosto
per l’eccellenza delle opere che per le scarse notizie merita si spenda qualche parola a
ricercarne l’origine e l’educazione. Voglio dire quel Bartolomeo da Pollo o Poli che tanto
lavorò nella Certosa di Pavia a cominciare dal 1487 sino al 1502; per la quale compose,
a iniziativa di Lodovico il Moro e su disegni di Ambrogio da Fossano, gli stalli corali tutti
festosi di figure intarsiate che meravigliano ancora fra la ricchezza degl’intagli i visitatori
nel capocroce della celebre chiesa (fig. 15). 1
1 Luca Feltrami, La Certosa di Pavia, Milano, Bartolomeo per esser figlio di maestro Andrea « abi-
Hoepli, 1907, pagg. 89-90-92-93-94-158-161. L’autore tante in Mantova», fosse oriundo di là.
della bella monografia mostra credere (pag. r6i) che
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I discendenti dei Canozi non ci devono far dimenticare quelli che ne furono i figli in
arte, e derivarono da loro la sapienza del condurre artisticamente i lavori di legname. Dav-
vero si può dire non esservi quasi città del Veneto e dell’Emilia, ed esser non poche quelle
della Toscana e della Lombardia che non abbiano risentito per mezzo degli scolari innu-
merevoli i benefici della tecnica rinnovata.
Basterà citare a Bologna gli stalli absidali di San Petronio (1468) come esempio di
imitazione canoziana e dell’efficacia che il prossimo coro modenese esercitò subito d’attorno.
Fig. 16 — Luchino Bianchi : Porta centrale del Duomo
Parma — (Fotografia Alinari).
Esso rimase un tipo a cui guardarono tutti i successori quando vollero intrecciare alla
finezza degl’intagli il sorriso delle tarsie pittoriche.
Fra tutti è opportuno considerar specialmente un artista, che, per esser noto piuttosto
per l’eccellenza delle opere che per le scarse notizie merita si spenda qualche parola a
ricercarne l’origine e l’educazione. Voglio dire quel Bartolomeo da Pollo o Poli che tanto
lavorò nella Certosa di Pavia a cominciare dal 1487 sino al 1502; per la quale compose,
a iniziativa di Lodovico il Moro e su disegni di Ambrogio da Fossano, gli stalli corali tutti
festosi di figure intarsiate che meravigliano ancora fra la ricchezza degl’intagli i visitatori
nel capocroce della celebre chiesa (fig. 15). 1
1 Luca Feltrami, La Certosa di Pavia, Milano, Bartolomeo per esser figlio di maestro Andrea « abi-
Hoepli, 1907, pagg. 89-90-92-93-94-158-161. L’autore tante in Mantova», fosse oriundo di là.
della bella monografia mostra credere (pag. r6i) che