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GINO FOCOLARI
gli elementi classici, e la prospettiva è condotta con tutte le regole dell’arte, e una chiara
luce ravviva sino gli ultimi fondi, ve ne erano molte nelle grandi sale di mezzo dei palazzi
veneziani. Mentre le vedute di Venezia erano fatte generalmente per i forestieri, i signori
veneziani si dilettavano di cotesti capricci architettonici 1 e molti ancora se ne trovano ; ma,
senza uno speciale studio, è difficile distinguere i diversi maestri. Una bellissima serie di
otto grandi prospettive, che dal confronto col saggio firmato dal Visentini all’Accademia si
devono credere di quel bravo maestro, ho veduto nel portego del palazzo Contarmi ora Bisacco
rimpetto alla Salute, ancora annicchiate dentro le beile cornici di stucco dove il pittore le
aveva poste. Una, che è forse la più bella e rappresenta un ampio cortile di villa palladiana
con un concerto di dame e di signori al clavicembalo, porta lo stemma della famiglia Con-
tarmi per la quale erano state dipinte tutte otto le tele fra di loro tanto rispondenti. In un’altra,
Figi. 28 — Giannantonio Fumiani : Bozzetto per soffitto di chiesa
Venezia, R. Gallerie.
pur essendo fatta la massima parte alle belle fantasie architettoniche, ritorna il motivo, allóra
gradito a tanti pittori, del parlatorio al convento delle monache, e in tutte vi è sempre qualche
spunto di genere. 2
1 Curioso miscuglio di verità e di fantasia dove-
vano riuscire quelle vedute ordinate dall'Algarotti al
Canaletto che sul Canal Grande presso al Ponte di
Rialto voleva veder sorgere la Basilica Palladiana di
\ icenza ed altri edifici di buono stile tolti qua e là.
Vedi la lettera dell’Algarotti al Parisi riprodotta anche
nella Raccolta di lettere sulla pittura, del Bottari,
ediz. 1822, voi. VII, pag. 427.
2 Nella terza il motivo caratteristico è dato da una
grande vasca marmorea con delle donne che lavano;
una quarta ci mostra un giardino signorile; in altre
abbiamo il giuoco dei birilli, l’orso che balla, ed an-
cora parecchi episodi curiosi che servono a ben rag-
gruppare le figurine. Sono queste lunghette, male pro-
porzionate e peggio costruite, con la fronte penosamente
bassa, e sfuggente ; ma non prive di certa vivacità pit-
toresca e pei vestiti a colori chiari e brillanti e per l’at-
tegiamento. Il Visentini non doveva aver troppo buoni
fondamenti nella figura, ma sapeva però far abbastanza
da sè per ravvivare le sue vedute, senza ricorrere, come
gii scrittori attestano che succedesse spesso, al Tiepolo
e allo Zuccarelli. Tali figurine e il primo piano dei
dipinti con certe speciali piante e certi vasi di fiori e
i fondi così luminosi e chiari e rosei che il Canaletto
non avrebbe fatti meglio, non lasciano dubbio sulla
giustezza dell’attribuzione al Visentini se non di tutti
GINO FOCOLARI
gli elementi classici, e la prospettiva è condotta con tutte le regole dell’arte, e una chiara
luce ravviva sino gli ultimi fondi, ve ne erano molte nelle grandi sale di mezzo dei palazzi
veneziani. Mentre le vedute di Venezia erano fatte generalmente per i forestieri, i signori
veneziani si dilettavano di cotesti capricci architettonici 1 e molti ancora se ne trovano ; ma,
senza uno speciale studio, è difficile distinguere i diversi maestri. Una bellissima serie di
otto grandi prospettive, che dal confronto col saggio firmato dal Visentini all’Accademia si
devono credere di quel bravo maestro, ho veduto nel portego del palazzo Contarmi ora Bisacco
rimpetto alla Salute, ancora annicchiate dentro le beile cornici di stucco dove il pittore le
aveva poste. Una, che è forse la più bella e rappresenta un ampio cortile di villa palladiana
con un concerto di dame e di signori al clavicembalo, porta lo stemma della famiglia Con-
tarmi per la quale erano state dipinte tutte otto le tele fra di loro tanto rispondenti. In un’altra,
Figi. 28 — Giannantonio Fumiani : Bozzetto per soffitto di chiesa
Venezia, R. Gallerie.
pur essendo fatta la massima parte alle belle fantasie architettoniche, ritorna il motivo, allóra
gradito a tanti pittori, del parlatorio al convento delle monache, e in tutte vi è sempre qualche
spunto di genere. 2
1 Curioso miscuglio di verità e di fantasia dove-
vano riuscire quelle vedute ordinate dall'Algarotti al
Canaletto che sul Canal Grande presso al Ponte di
Rialto voleva veder sorgere la Basilica Palladiana di
\ icenza ed altri edifici di buono stile tolti qua e là.
Vedi la lettera dell’Algarotti al Parisi riprodotta anche
nella Raccolta di lettere sulla pittura, del Bottari,
ediz. 1822, voi. VII, pag. 427.
2 Nella terza il motivo caratteristico è dato da una
grande vasca marmorea con delle donne che lavano;
una quarta ci mostra un giardino signorile; in altre
abbiamo il giuoco dei birilli, l’orso che balla, ed an-
cora parecchi episodi curiosi che servono a ben rag-
gruppare le figurine. Sono queste lunghette, male pro-
porzionate e peggio costruite, con la fronte penosamente
bassa, e sfuggente ; ma non prive di certa vivacità pit-
toresca e pei vestiti a colori chiari e brillanti e per l’at-
tegiamento. Il Visentini non doveva aver troppo buoni
fondamenti nella figura, ma sapeva però far abbastanza
da sè per ravvivare le sue vedute, senza ricorrere, come
gii scrittori attestano che succedesse spesso, al Tiepolo
e allo Zuccarelli. Tali figurine e il primo piano dei
dipinti con certe speciali piante e certi vasi di fiori e
i fondi così luminosi e chiari e rosei che il Canaletto
non avrebbe fatti meglio, non lasciano dubbio sulla
giustezza dell’attribuzione al Visentini se non di tutti