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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 16.1913

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Fasc. 5
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Fogolari, Gino: L' accademia veneziana di pittura e scoltura del settecento, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24140#0414

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GINO FOGO LARI

essendo ancora dei requisiti de IV e fa e prerogative di onesta e morigeratezza di costumi come pre-
scrivono le leggi, col riflesso ancora della distanza del tempo che portati furono detti quadri.

Abbiamo ancora nelle Gallerie il dipinto della Fontana dello Zais (fig. 39) che dal documento
ha la data del 1765, pittura gustosissima e buon saggio della spigliatezza e della genialità con
cui quello sfortunato pittore, già così caro al Moschini, imitava e continuava a Venezia la
maniera dello Zuccarelli. Infatti nel nostro dipinto, non meno che in quelli amplissimi del
Museo civico di Padova, lo studio del vero e l'impeto della fantasia gareggiano a comporre
bellissime scene naturali, mantenendo lo Zais sempre certa sprezzatura e certo tono grigiastro
che lo distinguono dallo Zuccarelli. E certo meno accurato e fine di lui, ma anche meno arcadico
e sdolcinato. Il dipinto invece di Antonio Diziani donato all’Accademia nel 1766, è andato
perduto e solo dai tardi elenchi sono riuscito a sapere che rappresentava La Maddalena in
un bosco. Due paesaggi invece conservati nelle gallerie di Venezia con Mose presso il roveto

Fig. 40 — Antonio Diziani: Paesaggio firmato.

ardente e Mose che riceve le tavole della legge falsamente dati a Gaspare Diziani che col figlio
maggiore 1 trattò sempre la figura in grande e in vaste composizioni, vanno attribuiti ad Antonio. "
La maniera di cotest’altro paesista si distingue da quella dello Zais per certe intonazioni azzur-
rine chiare dei monti e del cielo, e nel modo di far le foglie degli alberi e il verde dei prati
che sembrano cosparsi di fieno (fig. 40). Credo perciò pur di Antonio Diziani i quattro pae*
saggi raffiguranti le stagioni del Museo di Padova, dati a Marco Ricci, che attualmente sono
esposti nei locali di direzione (fig. 41 e 42).

Come ci riferiscono i documenti citati, era permesso ai giovani postulanti all’Accademia

1 Nello Zibaldon di memorie storiche al Seminario
patriarcale, già citato, in fine a una breve vita di Ga-
sparo Diziani si dice : « Vivono tutt’ora in patria due
suoi figli, il maggiore dei quali si esercita nella stessa
protezione e l’altro nel dipinger paesi di una gustosa

2 Non solo le indicazioni dei documenti di prove-
nienza mi confermano in tale attribuzione, ma anche
il confronto con altri due quadri, assai più belli ve-
ramente, passati or non è molto all’estero, che por-
tano il suo nome,

maniera ».
 
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