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Bullettino di archeologia cristiana — 3.1865

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Nr. 3 (Marzo 1865)
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Del cristianesimo nella famiglia dei Flavii Augusti e delle nuove scoperte ne cemetero di Domitilla
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https://doi.org/10.11588/diglit.17352#0027

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— 19-

da Svetonio chiamati patrueles di Domiziano (1). Nel
secondo però il cognome Clemens merita qualche at-
tenzione. Donde cotesto cognome, di che ninna trac-
cia fino ad ora abbiamo trovalo nello stemma che esa-
miniamo? Dalla madre, senza fallo, o dall'avo materno;
intorno ai quali la storia è muta. Il Brotier sapendo
da Tacito che un Arretino Clemente fu domui Vespa-
siani per affinitatem innexus (2), ne inferì della fami-
glia di cotesto Arretino Clemente essere stata l'ignota
moglie del prefetto Sabino, madre di Flavio Clemente.
Il ragionamento del dolio commentatore di Tacito è
snervato da Svetonio testificante, che l'affinità di quel
Clemente con la casa dei Vespasiani venne dal matri-
monio della figlia di lui Tertulla con Tito impera-
tore (3). Laonde tolto il caso che due donne di quella
stirpe siano state collocate in matrimonio nella casa
dei Flavii, un diverso e ignoto Clemente fu l'avo ma-
terno e l'autore del cognome assunto dal personaggio,
di che ragiono. E poiché questo punto è di qualche
momento nell'esame, che vengo facendo, accennerò
«pianto oggi sappiamo del Clemente suocero di Tito.
Egli fu assai intrinseco di Domiziano, che poi finì col-
1' ucciderlo (4): e i veri nomi di lui sono stati Ietti
sui tubi di piombo, che portavano l'acqua alla villa
di quell'Augusto in Albano, ed in altre iscrizioni. Si
chiamò M. Arrecinus Clemens; nomi variamente stor-
piati dai copisti nei codici di Tacito e di Svetonio (5):
ed in fatti anche della figlia di lui maritata a Tito
è slata rinvenuta una memori i epigrafica, che la no-
mina Arrecina Tertulla (6). In fine dalle iscrizioni al-
tresì impariamo , che cotesto M. Arrecino Clemente,
da Svetonio appellato uomo consolare, fu console per
ben due volte (7): il nome di lui però non si legge
nella serie dei magistrati ordinarii. Quando verranno
in luce i Fasti del Borghesi si vedrà, ch'egli fu con-
sole suffetto la prima volta nell'anno di Cristo 73, la
seconda in anno incerto sotto Domiziano. Ecco dun-
que un altro Clemente console dei tempi e della pa-
rentela del celebre Flavio Clemente console e martire:
e si conviene tenerne esatto conto, perchè non accada
di confondere l'uno coll'altro (8).

In quanto al Clemente console e martire, la morte,
che a lui diè Domiziano, dallo storico Dione è in chiari
termini attribuita alla professione cristiana. « Domi-
« ziano, scrive egli, tolse di vita con molli altri Fla-
« vio Clemente, mentre era console; benché e cugino
« a lui fosse ed avesse in moglie Flavia Domiti Ila

(1) Sveton. in Domitiano 10, 15.

(2) Tacit. Bistor. IV. 68.

(3) Svclon. in Tito 4.

(4) Sveton. in Domitiano 11.

(5) V. Marini, Arvali, p. 156 e 173; Des Verger?, Lettre à M. Firmin
I>idot, Revue encyclopédique 1847, juillet, p. 2; e l'insigne opera del
eh. De-Vit, Onomaslicon. T. 1 p. 471.

(6) V. Henzen, Suppl. ad Orellium. n. 5429.

(7) V. Muratori, Thes. Inscr. 34G, 1.

(8) V. Zaccaria, Dwf< de rebus ad hist. eecl. pertinentibus T. 1
p. 85-95.

« essa pure a lui consanguinea. Ambedue furono ac-
« cusati d' ateismo; di che anche altri molti sviatisi
« dietro le costumanze dei Giudei ebbero condanna,
« chi di morte e chi di confisca. Domitilla fu soltanto
« rilegata nelP isola Pandataria » (1). Tutti i dotti
bene hanno inteso, che l'ateismo ed i costumi giudaici
qui ricordali da Cassio Dione null'altro sono, che il
cristianesimo; e gli storici gentili e nostri confermano,
che in sulla fine del suo impero Domiziano feroce-
mente perseguitò i fedeli di Cristo. Laonde è indubi-
tato, che di cotesta persecuzione parla Dione. Il quale
attesta, che oltre Flavio Clemente anche la moglie di
lui Flavia Domitilla consanguinea di Domiziano fu con-
dannata come cristiana. Cotesla Flavia Domitilla dai ge-
nealogisti è data per figlia alla sorella di Domiziano:
e veramente ce ne assicura Quintiliano, che fu pre-
cettore dei figliuoli nati dai predetti conjugi cristia-
ni (2); giovanetti destinati ad ereditare l'impero e per-
ciò appellati Vespasiano e Domiziano giuniori (3).

Le notizie fin qui raccolte vengono dai soli autori
profani, senza nè mescolanza nè concorrenza veruna di
memorie ecclesiastiche. Ed è buona ventura che sia così:
imperocché se negli atti dei santi fosse scritto , che
appena morti gli apostoli il cristianesimo fu presso a
salire sul trono imperiale, e che il cugino e la nipote
dell'Augusto Domiziano genitori dei principi destinati
all' impero non solo erano cristiani, ma per la novella
religione ebbero pena di esilio e di morte, si stente-
rebbe a crederlo, e taluni volgerebbero in derisione la
pia leggenda. Ora però cominciano le notizie eccle-
siastiche procedenti di pari passo con la storia profana.
Da una sorella di Flavio Clemente nacque Flavia Do-
mitilla vergine e martire, la cui memoria grande culto
ottenne ed ottiene nella chiesa. Di lei fe' menzione
Bruzio storico pagano. Per attestalo di Eusebio, quando
vide la luce 1' apocalissi di s. Giovanni, la religione
cristiana fioriva tanto, che anche scrittori ad essa ni-
micissimi e delle persecuzioni e dei martini de' nostri,
e segnatamente di Flavia Domitilla nipote di Clemente
console, dovettero fare menzione (i). Nel cronico poi
Eusebio cita a nome Bruzio: scribit Brutius (trascrivo
la versione di s. Girolamo ) plurimos Christianorum
sub Domitiano fecisse martyrium, inter quos et Flaviam
Domitillam Flavii - Clementis consulis ex sorore neptem
in insulam Pontiam relegatala, quia se Christìanam

(1) A'XXou^ t£ jroWovs xcci to'v $\a@iov K\rì[j.svrtx U7rctT£Jovra,
y.anrsp ays^/ièv ovtcc, xai yuv&ixa xat àurr)v cuyysvri s&utov $>\a-
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uòvo* È; navSaTtpÉiav. Dio Cassius, Hist. LXV1I, 13.

(2) Quintiliano.?., Inslil. orat. IV in proemio.

(3) Non crea difficoltà Filostrato, Vita Apollonii Vili, 8, il quale la no-
stra Domitilla rilegata nell'isola Pandataria chiama sorella di Domiziano.
1 critici convengono, che nel testo di lui in luogo di àSsXcriv si deeleggere

(4) Hist. eccl. 1JI, 18.
 
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