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Bullettino di archeologia cristiana — 3.1865

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Nr. 10 (Ottobre 1865)
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Iscrizione di Troesmis nella Mesia inferiore illustrante i monumenti delle cripte di Lucina presso il cemetero di Callisto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17352#0087

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— 78 —

cademia delle iscrizioni in Parigi una novella serie di
iscrizioni trovate in Troesmis, fra le quali è la seguente.

pRO SAL IMP ANT
ET VERI AVG LEG V MAC
IALLI BASSI LEG AVG
PR PR MARTI VERI LEG
AVG P AEL QVINTlANVs
MA...............M 7 AEL

...............POSVIT

Pro salute Imperatorum Antonini et Veri Augustorum,
kgionis quintae Maredonicae, tallii Bassi legati Au-
gustorum prò praelore, Martii Veri legati Augustorum
Publius Aclius Quintianus Ma......(miles legionis quin-
tae) Macedonicae, centuria Adii Q......posuit (1). Il

Renier dottamente dimostra , che l'iscrizione è del-
l'anno 161 dell' èra nostra; e si distende a dichiarare
la persona di Iallio Basso legato dei due Augusti ,
governatore della Mesia inferiore. Dimostra che egli
era fino ad ora al tutto ignoto; perchè l'inaudito gen-
tilizio Iallius aveva oscurato l'intelligenza dei monu-
menti di lui. In fatti in una base vaticana del citato
anno 161 è nominato Iallio Basso personaggio con-
solare curator operum puhlicorum ; ed i più sagaci
epigrafisti, non escluso il Borghesi, lo avevano can-
giato in T. All'io Basso, ovvero L. Allio Basso (2). Io
ho trovato nel cubicolo doppio delle cripte di Lucina
un lacero epitaffio, che ho supplito ed interpretato così:

IALLIAE IALLI BAss
IET. CAT1AE CLEme
NTINAE FIL. VUssim
AE MATRI CLEMew
TIME IN PACe
AEL CLEMENS fi
L1VS

Lalliae, Lallii Bassi et Catiae Clementinae filiae, piis-
simae matri Clementinae in pace, Aelius Clemens jilim.
E se ne raccoglie la seguente genealogia:

Lallius Bassus
uxor Catia Clementina

Lallia Clementina

Aelius Clemens
Io non avevo osato accettare lo strano Iallius ; e là

(1) Renier, Inscriptions de Troesmis dans la Mésie inferieure, rap-
port fati à V academie des inscr. et belles lettres (extrait des com-
ples-rendus des séances de l' academie à et i8 Aout 1865} p. 25.

(2) V. Renier, i. c. p. 28, 29.

lapide non dandomi pretosto veruno al separare la
prima lettera I dal rimanente ALLIVS per farne un
prenome, come della vaticana base il Borghesi ed altri
avevano arbitrato , m' appigliai al gentilizio Lallius.
Volli persuadere che costoro furono persone di alta
condizione; al qual fine ragionai soltanto di Catia Cle-
mentina, senza dubbio figlia o congiunta di Catio de-
mentino console nel 230 ; ma di Lallio Basso nulla
potei dire. Oggi però e il vero nome di lui, esatta-
mente quale si legge nell' epitaffio citato, e la sua età
e le sue supreme dignità ci sono rivelate dal cippo di
Troesmis, che dà luce alla base vaticana. Iallio Basso fu
console innanzi al 161; ed in quest'anno prima curatore
in Roma delle opere pubbliche, poscia da M. Aurelio
e Lucio Vero invialo al governo della Mesia inferiore.
La strana forma del suo gentilizio e la concordanza
sì del gentilizio inaudito, che del cognome, non la-
sciano al Renier dubbio veruno ch'egli non sia il
padre medesimo di lallia Clementina nominato nel
sarcofago di costei posto nelle cripte di Lucina. In-
torno al qual punto egli ragiona così. « L'indicazione
» della genealogia è sommamente rara negli epitaffi
» cristiani. Quello di Clementina è adunque una
» eccezione alla regola ordinaria ; e il de Rossi ha
» creduto poterne rendere ragione supponendo che la
» defonta abbia appartenuto all' alta romana aristo-
» crazia. Uno dei consoli ordinari] del 230 (èravol-
» gare), Sesto Catio dementino, veramente nei suoi
» nomi non differisce punto da quelli della madre di
» Clementina, ed è evidente essere stati ambedue della
» famiglia medesima. La scoperta del monumento di
» Troesmis conferma a pieno cotesta sentenza ; im-
» perocché non è oggi possibile il dubitare se il Iallius
» Bassus ricordato nell epitaffio cristiano sia o no il
» personaggio, di che fanno menzione la nuova lapide
» come di governatore della Mesia inferiore e la va-
» ticana come di curator operum publicorum. E qui
» farò un' altra osservazione. lallia Clementina era od
» era stata maritata ad un Aelius; i nomi del figliuolo
» di lei Aelius Clemens lo provano; e secondo l'uso
» costante delle iscrizioni funebri il nome del marito
» di lei dovrebbe essere nell' epitaffio premesso a quello
» de' genitori. Perchè mai quel nome è taciuto? A
» giudizio del de Rossi di ciò non si può rendere buona
» ragione se non supponendo, che colui era rimasto
» pagano: e l* ommissione del suo nome nell'iscrizione
» dimostra, che Iallius Bassus e la moglie ivi ricordati
» avevano come la loro figliuola abbracciato il cri—
» stianesimo. Cotesta osservazione è importante e ci
» spiega la somma rarità dei monumenti spettanti alla
» famiglia di Iallius Bassus. E^sa era nuova e giunta
» con lui agli onori. Ma Basso si fè cristiano, senza
» dubbio dopo deposto il governo della Mesia; e d'al-
» lora in poi egli ed i suoi furono costretti a tornare
» a vita privata. Gli atti della vita pubblica presso i
» Romani erano sì strettamente collegati alla religione,
» eh' era impossibile esercitare qualsivoglia magistra-
» tura e non dare , per così dire , ad ogni istante
» prova di paganesimo. Perciò i Cristiani rifuggivano
 
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