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Bullettino di archeologia cristiana — 2.Ser. 5.1874

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Nr. 3
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I primitivi monumenti cristiani di Corneto-Tarquinia
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https://doi.org/10.11588/diglit.18567#0117
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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ma trave marmorea; e mi sembra stipite od architrave di porta.
Credo che sia stata tolta propriamente ad una delle porte di questa
magnifica tomba di Larte Velcio e della sua gente l. E qui debbo
avvertire, che sopra la porta della prima stanza dell' ipogeo dei
Velcii dal lato interno è graffita una croce equilatera. Monsig.
Sensi m'ha invitato ad osservarla e ad esaminare se cotesta
croce è per avventura indizio, che in queir ipogeo sia poi stato
sepolto alcun cristiano. Lo confermava in questo sospetto il no-
tare, che nella stanza sinistra, priva di etnische pitture e me-
morie, i sepolcri sono loculi quadrilunghi incavati nel tufa,
come quelli dei cimiteri cristiani ; loculi nelle etnische tom-
be di Tarquinia inusitati. Ma qualunque sia la rarità di co-
testa foggia di nicchie sepolcrali nella necropoli tarquiniese, è
certo che il loculo non è indizio esclusivo di sepolcro cristiano;
anche negli etruschi ipogei se ne veggono numerosi gli esempi.
La croce graffita poi, agli occhi miei, non pare di mano dei
primi secoli della nostra èra; ma opera dei moderni o medie-
vali cercatori di antichità 2: e chi sa che non sia stata incisa da
coloro che lo stipite etrusco portarono alla chiesa del Castello.
Ma lasciate da parte le incerte congetture rimane fermo, che
T epigrafe etrusca di Larte Velcio e le due latine sopra alle-
gate certificano dai sepolcri e dagli edifici della antica Tar-
quinia essere stati tolti marmi in servigio della fabbrica di
s. Maria in Castello.

Or se è così, quale ragione mai autorizzerà a commuovere
dubbii e proporre questioni contro l'origine tarquiniese di tutte

1 Ho chiesto per lettera il parere del dottissimo Corssen, intorno a
quest1 epigrafe etrusca. Egli cortesemente mi risponde, che nel suo libro
tanto aspettato sulFetrusca lingua, il quale in questi giorni medesimi vede
la luce, la formola timi cesu della predetta e di altre quattro epigrafi etru-
sche è interpretata dùit (dedit) cistam (arcani). La pietra adunque di s. Ma-
ria in Castello dovrebbe essere non stipite di porta, ma parte d'un'arca mar-
morea. Procurerò che la pietra sia rimossa dal gradino ed esaminata.

2 Croci antiche in un ipogeo arcaico falisco addita il eh. P. Garrucci
negli Ann. delllst. 1860 pag. 271, 272.
 
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