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presto mettersi a stampa quel mio lavoro , che potrà
forse porgere occasione agli eruditi di volgere la loro
attenzione su questo patrio nostro monumento.

Singolarissimo è il monumento del n. 3. Vien esso
da Isernia, donde il feci in Napoli trasportare, e lo
comperai negli scorsi anni. L'argomento ne è tanto
novello ed importante per la conoscenza delle antiche
abitudini, che merita una conveniente e particolar di-
lucidazione. Benché lo abbiamo visto già trascritto in
qualche giornale letterario, pure abbiamo credulo im-
portante pubblicarne Y esalto disegno tanto delle fi-
gure quanto delle lettere. Nella linea 6 la lezione
ADFACTVM è di ogni altra la più probabile, benché
deplorar si debba che queste lettere , che più di ogni
altra si vorrebbero legger con chiarezza , rimangono
invece più oscure e sono men conservate delle altre.

Notizia di tre monete di argento, V una di Cro-
tone , r altra di Eraclea, e la terza di Caulo-
m'a, e di vna incidane antica, pubblicale nella
tav. IV del presente anno VI.

Anche di queste importanti monete per le ragioni
già delle saremo contenti a dare una sola notizia ,
sperando poterne un giorno ragionar più lungamente.

La prima segnata nel nostro numero i è evidente-
mente di Crotone, e simile a quelle che hanno in giro
una serie circolarmente disposta di piccole lince rette
che sporgono verso il lembo della moneta. In alcune
si sono palesati nel giro caratteri graffiti che sono
slati letti HAPON TO MIO . . ."Vedi ciò che di que-
ste singolari monete si è già dello in questo stesso
nostro bullellino toni..IV pag. I\6 e toni. V p. 5g.

La moneta, che qui pubblichiamo, non ha graffite le
lettere che mostra : anzi a primo aspetto si confon-
derebbe con quelle che mostrano la già detta cornice
di lineette: ma meglio esaminandola, quelle, che po-
teano sembrar lineette, si scovrono caratteri, e se non
ci siamo ingannali al (ri ed io nello studiarli, sono ap-
punto le lettere di arcaica forma, che sono siale es-
presse nel disegno, e che pare doversi leggere e sup-
plire |-£»P9Z O AIIOlNos. Ove non vi sia errore
in questa nostra lezione, meriterà questa singolare epi-

grafe essere comparala coli'altra già pocanzi ricorda-
la, colla quale ha certamente grande analogia. Nella
nostra si usa il mascolino, forse riferendosi a vov^os-
ch'era, come si sa, voce usala da'Dori Italioti e da'
Siculi. Vedi le tavole d'Eraclea del Mazzocchi p. 216
e segg. Neil' altra epigrafe il neutro ha forse rela-
zione a yópioiACk. Parmi ora probabile cosa il sup-
porre che 1' APO ... di questa epigrafe debba an-
che supplirsi AFIOINON; e potranno coloro, che han-
no l'originale sollo gli occhi, attestare se possa esservi
luogo a tal sospetto. Può anche per altro essersi detta
in alcuni esemplari la moneta sagra ad Apollo, ed in
altri essersele data di più anche la denominazione di
»if0ivos per indicare come deslinavasi alle sagre of-
ferte intese ad ottenere il i-iscallo ed il perdono de-
gli offerenti. I lessici riconoscono il solo neutro plu-
rale di questa voce, sustantivamente preso , così che
qui comparirebbe per la prima volta nel singolare.
Tali monete poi sono evidentemente da paragonare
con quelle di Milelo , nelle quali leggesi ricordala
r El~ AlA-YMHN IEPH (drachmd). Vedi il Mionnet
suppl. tom.VI p.267, la sylloge del Millingen pag.70
seq. tav. 2 fig.24. Alla qual moneta fa bel confronto
l'iscrizione di Patara , che è la 4-2C;3 del II volume
del corpus inscript, graec. nella quale minacciasi co-
me pena 0<t>ElAETn IEPAZ AnOAAfìN) APA-
XMAZ C , additatami opportunamente, mentre que-
ste cose scrivea , dall'egregio collega sig. Minervini.
Sulla voivii e sali' itcoiviv veggasi la pag. i4-5 del
dotto comenlario sulle Eumcnidi di Eschilo del Miiller.

La moneta del num. 2 orna la scelta collezione del
eh. sig. Francesco Mongelli , e noi ne abbiamo già
fatto un coimo sopra a pag 70. E essa molto impor-
tante tra tutte quelle di Eraclea pel nome del magi-
strato API^TOAAMOH che vi si legge nel campo.
Si sa che in altre monete di questa citlà leggesi pure
nel ritto qualche nome di magistrato.

Importantissima poi, ed interamente nuova giugne
la monetina di Caulonia, incisa nel n. 20. Media nel
cerchio, che fa nel ri Ilo la leggenda KAVAONIA-
TAM, è una testina di singoiar carattere, e con pic-
colo corno sporgente sul fronte. I suoi hrevi capelli
sono distinti in ciocche, la forma delle quali ricorda
 
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