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BALLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE

N.° 62. (12. dell'anno III.) Gennaio 1855.

Le medaglie di L. ' Valerio Acisculo, ed altre di Famiglie Romane, dichiarale col riscontro di quelle della
Spagna. —Tombe scoperte in Albanella ad oriente e settentrione di Posidonia. — Iscrizioni latine. Conti-
nuazione del n. 58.

Le medaglie di L. Valerio Acisculo, ed altre di Fa- riverso la Vittoria in quadriga veloce, la quale par

miglie Romane, dichiarate col riscontro di quelle riferirsi ai Circensi perpetui decretati dal senato in

della Spagna. memoria della vittoria riportata da Cesare a Munda

(Dio XL1II, 42).

I tipi Bacchici dell'altro serterzio (n. 8) riferir po- Posto pertanto, che T. Carisio e L. Valerio Aci-
trebbonsi al culto di Bacco , che dicevasi aver per- sculo fossero triunviri monetali nel 709, resterebbe
corse le Spagne fino all'estrema Lusitania (Plin. III, a definire chi fosse il terzo loro collega, e non saprei
3, 3: Silius, Punk. Ili, 100), ed agli esimii vini di ben dire, se P. Accoleio Lariscolo, ovvero A. Liei-
quelle contrade (cf. Florez. labi. XIV, 11: LXIII, 5): nio Nerva. Nel ragguaglio de' ripostigli io assegnai
ma forse meglio può supporsi impresso in Roma, do- a questi triunviri anni diversi; ma ora veggo che le
po il ritorno di Cesare, con tipi allusivi alle largizio- monete di Acisculo e di Lariscolo poterono manca-
ni ed agli spettacoli scenici dati da esso lui pel suo re ne' ripostigli di Villola e di Collecchio tra perchè
quinto trionfo (Dio XLIII, 41 ). alquanto rare, e perchè quelle di Acisculo impresse

T. Carisio poi fu probabilmente oriondo dalla Spa- oltremare non poterono avere pieno corso nella Gal-

gna Betica, del pari che il suo collega L. Valerio A- lia Cisalpina, se non dopo un anno all'incirca,

cisculo ; poiché il nome suo gentilizio pare derivato La corona di mirto , o d' olivo che dir si debba ,

da quello della città Carisa ( cf. Forcellini v. Carisia- la quale ricorre nelle monete della Betica, ed inquel-

cus ), ed i primi Carisii che trovinsi memorati negli le di T. Carisio e di L. Valerio Acisculo, verisimil-

storici e ne' monumenti Romani sono per appunto il mente impresse in quella provincia , trovasi anche

nostro T. Carisio, che un venti anni dopo, cioè nel nelle monete d'altre Famiglie Romane, non senza

729 fu legato di Augusto nella difficile guerra con- qualche relazione alla Spagna, a quel che pare, eso-

tra gli Asturi e i Cantabri, probabilmente come uo- no le seguenti:

mo esperto de'luoghi e dell'indole ed usanze di quelle 1. C. ALLI BALÀ, dell'anno 650 all'incirca.

genti feroci ( Dio, LUI, 25: LIV, 5 ); e P. Carisio Le- 2. L. COT ( Aurelius) dell'anno 666?

gato di Augusto Propretore nella Lusitania, che in- 3. LENT* MAR1 F dell'anno 657 all'incirca.

torno a quegli anni impresse copiose monete in Eme- 4. ^V'FONTEI- C'F- dell'anno 670 all'incirca.

rita (Eckhel t. V. p. 164). 5. CN- GELI dell'anno 620 all'incirca.

II nostro triunviro monetale T. Carisio mostra a- 6. M- LVCILI- RVF dell' anno 660 all' incirca,
vere continuato ad improntare monete oltre i limiti 7. EX- S- C*, scritto attorno ad un cornucopia
dell' annua sua magistratura, forse fino ne' primi mesi vittato ; il tutto entro una corona di mirto, dell' an-
del 710; come può arguirsi da quelle che nel ritto no 680 ad un dipresso.

hanno le sigle S. C. col busto della Vittoria , e nel I denarii di C. Altio Baia e di Lentulo figlio di

ANNO III. 12
 
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