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BALLETTINO ARCHEOLOGICO NAPOLITANO.

NUOVA SERIE
N.° 72. (22. dell'anno III.) " Maggio 1855.

Monete inedite o rare. Contiìiuazione del n. precedente.

Monete inedile o rare. Continuazione del n. 70.

paestum lucaniae.

7. Testa di Ercole con pelle di leone a d.

)( Testa di cinghiale a d.: sopra dm globetti, sotto
ITA. Ae. 4+.

Presso il sig. Sambon.

La presente monetina viene a confermare l'attri-
buzione di altra simile , ma priva di epigrafe , già
pubblicata e ben determinata per pestana dal eh. Fio-
relli (osserv. p. 52 tav. 1 n. 23J. Egli ricordava in
rapporto a' tipi il cinghiale d' Erimanto, ed in gene-
rale i cinghiali delle selve lucane, de' quali è men-
zione in Orazio (Serra. II, 8 v. 6-9 ). Merita pure
di essere ricordata la osservazione delCavedoui, che
i tipi di questa bella monetina prendono luce anche
dal racconto di Diodoro ( hist. IV , 22 ) intorno allo
smisurato cinghiale ucciso nella regione de' Posidc-
niati, ed intorno al passaggio d' Ercole per quelle
contrade (bullet. arch. di Avellino an. II p. 118).

thurium lucaniae.

8. Testa di Minerva galeata a d.: sulla galea co-
rona di alloro.

)( Toro che rivolge la testa: sopra OOY Ae. 7 V5.

9. Gli stessi tipi ed epigrafe Àr. 4 */ .
La prima di queste due monete appartiene alla

raccolta del sig. Sambon, la seconda ai sig. D. Do-
menico de' baroni Oliva ; ma pur di questa vedemmo
un altro esemplare presso lo stesso sig. Sambon. Una
medaglia simile a quella del nostro n. 8 trovasi nelle

tavole del Carelli sotto Sibari ( tav. CLXIV ,20);
ìjyjvo ///,

ove osserva il eh. Cavedoni che la testa di Minerva
è mal riprodotta , essendosi delineata la chioma in-
vece della galea ( descr. p. 90 edit. Lips. ). Le due
monete, che ora pubblichiamo, dimostrano che quella
del Carelli appartenne benanche a Turio. Sarebbe in
fatti una eccezione quella sola moneta di bronzo in
tutta la numismatica di Sibari. L'Eckhel appena cre-
deva che vi fossero medaglie di Sibari in quel me-
tallo ( doct. tom. 1 pag. 163 ): e noi siamo del me-
desimo parere , per la ragione che la introduzione
della moneta di bronzo nella Magna Grecia corrispon-
de presso a poco alla distruzione di Sibari ( vedi il
Principe diS. Giorgio memor.numism. p. 31). L'Eckhel
pubblicò una monetina simile a quella di argento da
noi edita sotto il n. 9 ; e la spiegava in modo singo-
lare. Egli suppone che dopo la fondazione di Turio
non si perdette il nome di Sibari ; ma mentre gli an-
tichi Sibariti conservavano la denominazione della di-
strutta loro patria, gli altri Greci, che con essi colle-
garonsi a riedificarla , introdussero il novello nome
di Turio : e ciò crede confermarsi dalla moneta da
lui pubblicata, nella quale si vede il tipo del toro di
Sibari accoppiato alla epigrafe 0OY ( doctr. L c. ). A
dir vero , mi sembra che le due monete da noi pub-
blicate dieno argomento ad una contraria osservazio-
ne. La città nuovamente fondata non potè , a nostro
giudizio , riprendere l'antico nome , mentre un altro
ne assumeva. E sebbene nella numismatica si adottasse
da principio il tipo Sibaritico , questo accompagna-
vasi però col novello nome , e non già coli' antico.
Una tale deduzione ci sembra assolutamente legitima.
Di fatti , coloro i quali batterono le due monete da
noi presentate erano certamente del partito de' Siba-
riti , se ne adottarono il tipo : e quindi, ove la ipo»
 
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