Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
— 182 —

La seconda pietra incisa ( fig. 4 ) rappresenta il
piano inferiore di uno scarabeo di arcaico lavoro, in
corniola. Esso offre la rappresentazione , tanto co-
mune ne' monumenti di Asiatica derivazione , di leo-
ni che addentano un toro. Su questa simbolica pu-
gna , vedi la dotta dissertazione del eh. Lajard (nou-
velles Annales de l'Institut Archéol. tom. Ili p. 397 -
445 ), il Raoul-Rochette ( Hercule Assyrìenel Phéni-
cìen p. 112 e segg. ), e la terza memoria dello stesso
Lajard nelle sue recherches sur le culle de Venus pag.
119 e segg.

Non meno interessante è la incisione dello scara-
beo in corniola , che ci offre Ercole nudo e bar-
bato in ginocchio , che tien colla destra la clava e
1' arco colla sinistra. Co' medesimi simboli vedevasi
la statua di bronzo offerta da quei di Taso in Olimpia
lavoro di Onata ( Pausan. V » c. 25 , 12 cf. Brunn
Griechisch. Kunsller t. 1 p. 92). Se non che nella
pietra incisa da noi pubblicata l'eroe è ginocchiato in
posizione propria di un arciero ; come si scorge in
una intera serie di medaglie di Thasos, ove Raoul-Ro-
chelte riconobbe un tipo fornito dall'arte fenicia. Ve-
di su di ciò , e sopra simili figure di arcieri inginoc-
chiati la sua dotta memoria Hercule .Assyrien et Phé-
t\icien p.177 segg., e propriamente sopra Ercole pag.
222-223. Sembra poi che a ragione siesi opinato che
questa attitudine di Alcide si riferisca alla pugna col
leone , traendone argomento da una serie di antiche
medaglie italiche, nelle quali vedi 1" eroe in quella
posizione alle prese col tremendo quadrupede. Ma ciò
vien pure confermato dalla nostra incisione, in cui non
si attribuisce ancora all'eroe la leonina pelle, appun-
to perchè non aveva ancor superata la belva feroce.

Di arcaico lavoro si è pure il diaspro verde inciso
nella fig.6, che offre due buoi pascolanti. È da notare
che l'artista fingendo che uno de' due animali si tro-
vasse nascosto da quello eh* è interamente visibile,
non ne ha segnato altro che la testa ed il collo , per
evitare le difficoltà di disporre acconciamente le rima-
nenti parti del corpo : il che si osserva altresì nello
scarabeo ffig. 4), ove uno de'due leoni non mostra
che la semplice testa.

Minervini.

Lucerna fittile ( Tav. VII fig. I ).

Interessante è questa bella lucerna , che fu da noi
osservata presso il più volte citato sig. Barone. Ve-
desijnessa sedente una divinità alata con lunga tunica,
e col capo ricoperto da galea , la quale colla sinistra
tiene un cornucopia, e colla destra presenta la patera
ad un serpente, che si attorciglia ad un'ara con offerte,
che si eleva innanzi a' di lei piedi. Sono intorno ad
essa i simboli di molte divinità , l'aquila di Giove ,
il delfino di Nettuno (1), il turcasso e la clava di Er-
cole, il sistro d'Iside, la lira di Apollo, la tanaglia di
Vulcano, il caduceo di Mercurio, il tirso di Bacco, i
cimbali di Rea sospesi alle melogranediProserpina,e
più innanzi la spiga di Cerere, un augello forse Yiynx
simbolo di Venere, e nel mezzo in alto una testa im-
berbe accoppiata con un ornamento a foggia di luna
crescente, e sotto un'altro simbolo (2) non troppo bene
determinato. Intanto un'altro serpente comparisce pres-
so le ali della sedente dea. Pare che in questa divinità,
circondata da simboli così diversi, debba ravvisarsi la
Fortuna Pantea ( Reines. Synt. inscr. p. 8; Spon mise,
erud.antiq.sect. 1 arl.Y,et anliq.sel.quaest.dissert.Wl),
la Ttr^r, Sswv ( Pausan.II, c.2, e V, c. 17) ; la quale
in un romano monumento trovasi denominata FOR-
TVN • OMN1VM • GENT • ET • DEOR(Spanheim^-
sars de Julien, preuves p. 97 ). Nella nostra lucerna
vedesi la Fortuna colla galea , non altrimenti che in
una pietra incisa pubblicata dallo Spon ( //. ce), ed
in altri monumenti ( Lajard rech.sur le eulte de Venus
p.84 segg.); per modo che offre l'aspetto di Pallade: su
di che notiamo che la Fortuna o Nemesi fu riferita pure
alla Pallade Pronoia ( Gerhard Prodromus p. 99, s.;
Schulz negli annali dell'Islit. 1839 p. 104. Sulla Pallade
Pronoia o Pronoea vedi lo stesso eh. Gerhard Gne-
chische Mylhologie t. I p. 227 seg. ). La sua rela-
zione col serpente , simbolo dell' Agathodaemon,
non è nuova per somiglianti effigie della Fortuna, che
comparve anche talvolta offrente la patera al serpen-
te ( Spanheim l. c. ; Buonarroti medagl. p. 225 ; cf.

(1) Sul simbolo del delfino attribuito a Nemesi v.MuIler Handbùch
§.398 p.64b, ed.Welcker: cf.Lajard rechsur le culle de Venus p.84.

(2) Pub riputarsi una vuota.
 
Annotationen