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Prefazione

solo nel Settembre successivo. La seconda edizione a confronto
della prima (1905) è cresciuta quasi del doppio. Il cambiamento
del titolo primitivo (ora tratta della musica liturgica e non sol-
tanto di quella gregoriana), le nuove teorie (segnatamente quella
sull'origine greca dei neumi, quella sulla virga jacens e sul
valore ritmico de' neumi), le quali in parecchi punti son con-
trarie alla dottrina da lui messa fuori nella prima edizione :
tutto ciò avrebbe recato dei cambiamenti nel testo del presente
lavoro e motivato dei ragguagli più minuti su parte della nota-
zione. Questo non poteva oramai più accadere; tuttavia, quando
l'ho creduto opportuno, nella Introduzione ho fatto accenno alle
nuove idee messe fuori ultimamente.

Inoltre l'opera presente era già scritta quando la dottrina di
Solesmes sull'identità ritmica della virga e del punctum era gene-
ralmente riconosciuta, ed io inclino a credere ancora che questa
tesi deve accettarsi sino a prova in contrario; nondimeno mi sono
per regola deliberatamente astenuto dal criticare, rigettare od acco-
gliere le opinioni del Dr. Wagner. Noi siamo pur sempre sul prin-
cipio della via che deve condurre a decifrare il valore ritmico
dei neumi ; e, poiché il mio studio è innanzi tutto paleografico,
confesso schiettamente che non mi sento chiamato a giudicare
sulle vessate questioni nate e nasciture intorno a tale argomento ;
nel fatto le dispute fra i vari neumisti moderni mi rendono meno
proclive che mai ad entrare in lizza. Sino dal bel principio di
quest'opera io mi determinai a scrivere senza pigliar parte nè
per questo nè per quello su questioni disputate, tenendomi lungi
a contraddettone linguarum.

Ci fu un tempo in cui mi era proposto di pubblicare la Biblio-
grafia delle opere risguardanti la paleografia musicale ecc. con
aggiunte fino al momento presente, come supplemento a quella
comparsa nel primo Voi. della Paléographie musicale, p. 13, che
va dal 1829 a^ r887; ma mi avvidi che una tale aggiunta era
troppo generica per lo scopo di questo volume. Ciò resta non-
dimeno cosa desideratissima e forse un giorno i monaci di Sole-
smes troveranno la via di supplire al bisogno. Basta che io qui
rassegni le opere principali pubblicate negli ultimi 25 anni, le
quali più che altre, hanno recato nell'argomento molta luce e
dottrina.

Quanto alle riproduzioni in fac-simile dei mss. che sono il
vero fondamento di ogni spiegazione de' neumi, il trascorrer del
tempo ha reso inutile il lodevole tentativo del P. Lambillotte, 1

ovvero del Coussemaker,2 il quale riprodusse nel miglior modo
allora possibile ventiquattro tavole disposte secondo la data; ed
ogni lode dee darsi al P. Anselmo Schubiger per la riprodu-
zione di mss. svizzeri. 3 Ma lo sviluppo dell'arte fotografica e
poi della fototipica di varie specie, ha rese inservibili adesso
tutte le altre riproduzioni che non furono mai, naturalmente,
una guida sicura. Noi dobbiamo ai monaci benedettini di Sole-
smes non soltanto più di 200 fototipie illustranti, in massima
parte, il Graduale Iustus ut palma, ma ancora la riproduzione
intera di sette mss. appartenenti a diverse scuole di notazione.4
Con lo studio di questi gli eruditi di cose gregoriane hanno il
modo di costruire le loro tavole comparative delle varie forme
neumatiche e di metter a confronto le varianti di una qualsiasi
melodia. La Plainsong and Mediaeval Music Society inglese ha
seguito, sebbene più modestamente, l'esempio dei Benedettini,
pubblicando non solo un volume di fac-simili,5 ma anche il Gra-
duale e l'Antifonario di Salisbury.6 Finalmente in fatto di ripro-
duzioni, la Francia ci ha dato quelle di due Graduali di Rouen.7
Fra i trattati sull'interpretazione dei neumi, venuti alla luce
in questi ultimi venticinque anni, quello del Dr. Wagner, Neu-
menkunde, menzionato sopra, è il più che si avvicina allo scopo
di questo mio volume; e insieme con l'opera del Wagner, dee
studiarsi pure l'ultima pubblicata dal P. Mocquereau 8 che è come
il compendio dell'insegnamento Solesmense. Questi lavori e quelli
di Amedeo Gastoué 9 e di Oskar Fleischer 10 rappresentano gli
ultimi studi e risultati sull'interpretazione dei neumi e rendono
ormai inutili affatto le opere pubblicate nei primi tempi, come
quelle di E. David e M. Lussy, " Felix Clément, 12 Raillard 13 e
Tardif. 14

Le fotografie dell'opera presente sono tutte del formato stesso
del ms.; alcune di esse non sono certamente artistiche, ed una
o due difficilmente leggibili; ma tali considerazioni nulla pote-
vano valere, trattandosi di produrre il materiale necessario per
l'argomento dell'opera; e d'altra parte al fotografo non è per-
messo in modo alcuno di mettere al pulito o alterare le tavole.

La questione sulla relazione tra le notazioni musicali del-
l'Occidente e dell'Oriente va guadagnando terreno sempre più,
e chi la volesse studiare consulti le opere del Thibaut,15 di Oskar
von Riesemann 16 e di Ugo Riemann; 17 ma per quanto tale studio
sia interessante, dubito veramente se si sia varcata appena la
soglia per entrare nel mezzo della questione.

1 Antiphonaire de St Grégoire (Ms. S. Gali., 359), Paris, 1851.

* Histoire de l'harmonie au moyen dge, Paris, 1852.
' Die Stingerschnle San Gallens, Einsiedeln, 1858.

4 Paléographie musicale, Solesmes, 1889.

r' The Musical Nolation of the Middle ages, London, 1890.

1 Graduale Sarisburiense, ecc.. London, 1894 sg.; Antiphonale Sarisbu-
riense, ecc., London, 1901 sg.

7 Le Graduel de l'Eglise Cathédrale de Rouen au XlIIe siècle, Rouen, 1907;
Thibaut, Monuments de la notation ekphonétique et neumatique, ecc., Saint-Péters-
bourg, 1912.

* Le nombre musical grégorien, Rome, Tournai, 1908.
J Les origines du Chant Romain, Paris, 1907.

10 Neumenstudien, Leipzig, tre voli., 1895, 1897, 1904.

" Histoire de la notation musicale depuis ses origines, Paris, 1882.

12 Histoire de la musique depuis les temps anciens fusqu'à nos jours, Paris, 1885.

13 Explication des neuines, 1859. Mcmoire sur la restauration du chant gré-
gorien, 1862.

14 Essai sur les neumes, Bibl. de Fècole des chartes, 3e Ser. IV (1853),
pp. 264-284.

|:' Origine bysantine de la notation neumatique, Paris, 1907.
"; Die Notation des altrussischen Kirchengesanges, Leipzig, 1907.
17 Studien sur Geschichte der Notenschrift, Leipzig, 1878, 1910; Die byaan-
tinische Notenschrift im 10 bis 15 Jahrhundert, Leipzig, 1909.
 
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