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Bruzza, Luigi Maria; Lanciani, Rodolfo Amedeo [Oth.]: Al Ch. Signor Rodolfo Lanciani Segretario della Commissione Archeologica Municipale
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74 BULLETT1N0 DELLA COMMISSIONE
in linee rette e termina in testa di ariete. In quella parte della
curva che è al lato manco del manico si legge incisa l'iscri-
zione seguente.
mi
Wm
mmm
Supplendo le lettere che per essere state lievemente incise,
sono ora scomparse, si legge : Publius Avìllius Maìus Augusta-
libus Trebulae Mutuescae Donum Dedit.
In Trebula Mutuesca fiorivano vari sacri sodalizi dei quali
abbiamo notizia dalle lapidi (Pabretti Inscr. Doni. p. 217 n. 565.
Guattani Monum. Sab. Ili, 88), ma specialmente eravi onorato
quello degli Augustali i cui Seviri sono ricordati parecchie
volte nelle iscrizioni (Fabretti 1. c. p. 401. n. 297. Murato-
ri 756. 8. Ferrari,Scop. Archeol. suWant. Treb. Mut. Koma 1873
p. 3) , ed ora lo sono nuovamente in questa che accenna il
dono ad essi fatto della presente patera di bronzo.
A qual fine P. Avillio facesse questo clono ai Seviri Augu-
stali non sembra difficile a congetturare, poiché senza tema di
errare, possiamo credere che la patera fosse destinata ad alcuno
di quegli usi che occorrevano nei sacrifizi. Imperocché essendo
eh' era uffizio degli Augustali di sacrificare in determinati
giorni dell' anno "per la salute degli imperatori e delle loro fa-
miglie, e l'offerire i sacrifizi era proprio dei loro Seviri, si co-
in linee rette e termina in testa di ariete. In quella parte della
curva che è al lato manco del manico si legge incisa l'iscri-
zione seguente.
mi
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Supplendo le lettere che per essere state lievemente incise,
sono ora scomparse, si legge : Publius Avìllius Maìus Augusta-
libus Trebulae Mutuescae Donum Dedit.
In Trebula Mutuesca fiorivano vari sacri sodalizi dei quali
abbiamo notizia dalle lapidi (Pabretti Inscr. Doni. p. 217 n. 565.
Guattani Monum. Sab. Ili, 88), ma specialmente eravi onorato
quello degli Augustali i cui Seviri sono ricordati parecchie
volte nelle iscrizioni (Fabretti 1. c. p. 401. n. 297. Murato-
ri 756. 8. Ferrari,Scop. Archeol. suWant. Treb. Mut. Koma 1873
p. 3) , ed ora lo sono nuovamente in questa che accenna il
dono ad essi fatto della presente patera di bronzo.
A qual fine P. Avillio facesse questo clono ai Seviri Augu-
stali non sembra difficile a congetturare, poiché senza tema di
errare, possiamo credere che la patera fosse destinata ad alcuno
di quegli usi che occorrevano nei sacrifizi. Imperocché essendo
eh' era uffizio degli Augustali di sacrificare in determinati
giorni dell' anno "per la salute degli imperatori e delle loro fa-
miglie, e l'offerire i sacrifizi era proprio dei loro Seviri, si co-