ARCHEOLOGICA COMUNALE
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scritte col medesimo colore lungo la direzione del manico destro,
furono segnate posteriormente, ma con caratteri molto simili
all'iscrizione segnata in nero; il nome finalmente dipinto in rosso
sul nascimento del ventre è di paleografia del tutto differente.
L'iscrizione principale in nero è tanto danneggiata che, ad
eccezione della prima riga con le lettere ABD, nulla più offre
di particolare. Fortunatamente questa indicazione principale fu
ripetuta sul collarino e lungo il manico, e ripetuta con qualche
aggiunta che la rende più completa e meglio intelligibile che
non lo è il semplice abcl. Esaminando ora l'indicazione ABDOMC
mi sembra indubitato, in questa doversi riconoscere la parola
abdomina; e se teniamo conto della forma dell'anfora, la quale
è molto simile a quelle in cui trovammo essersi conser vata la
muria, viene spontanea la congettura che qui si tratti àelVabdo-
men di qualche pesce, mentre la muria ci addita quel pesce,
col quale la medesima era principalmente preparata, cioè il
tonno. Questa catena di deduzioni è pienamente confermata da
un passo di Plinio (nat. hist. IX § 48), ove si dice che i tonni
membratim caesi cervice et abdornine cornmendantur. Ed anche
Lucilio 1 e Marziale 5 non conoscono altra più delicata parte di
quel pesce che V abdomen ossia il sumeri', in questo punto il
gusto non ha cambiato, giacche anche noi preferiamo la « pan-
zetta » a qualunque altra parte del tonno. Bimarrebbe ancora
a spiegare la lettera C aggiunta ad abdom. Parmi che la spie-
gazione si possa desumere dal teste citato passo di Plinio in-
terpretando C per caesa. Con una probabilità adunque che è
quasi certezza assoluta possiamo asserire, che l'anfora conteneva
abdomina (se. thynni) caesa, cioè « panzetta (di tonno) in pezzi ».
condita naturalmente in qualche maniera.
1 Sai. 1 fr. 29 (ed. L. Muller):
ad cenam adducam et primum liisce abdomina thunni
advenientibii priva dabo cephalaeaque acharnae.
- Epigr. X, 48, 12: el madidum thynni de sale sumen erti.
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scritte col medesimo colore lungo la direzione del manico destro,
furono segnate posteriormente, ma con caratteri molto simili
all'iscrizione segnata in nero; il nome finalmente dipinto in rosso
sul nascimento del ventre è di paleografia del tutto differente.
L'iscrizione principale in nero è tanto danneggiata che, ad
eccezione della prima riga con le lettere ABD, nulla più offre
di particolare. Fortunatamente questa indicazione principale fu
ripetuta sul collarino e lungo il manico, e ripetuta con qualche
aggiunta che la rende più completa e meglio intelligibile che
non lo è il semplice abcl. Esaminando ora l'indicazione ABDOMC
mi sembra indubitato, in questa doversi riconoscere la parola
abdomina; e se teniamo conto della forma dell'anfora, la quale
è molto simile a quelle in cui trovammo essersi conser vata la
muria, viene spontanea la congettura che qui si tratti àelVabdo-
men di qualche pesce, mentre la muria ci addita quel pesce,
col quale la medesima era principalmente preparata, cioè il
tonno. Questa catena di deduzioni è pienamente confermata da
un passo di Plinio (nat. hist. IX § 48), ove si dice che i tonni
membratim caesi cervice et abdornine cornmendantur. Ed anche
Lucilio 1 e Marziale 5 non conoscono altra più delicata parte di
quel pesce che V abdomen ossia il sumeri', in questo punto il
gusto non ha cambiato, giacche anche noi preferiamo la « pan-
zetta » a qualunque altra parte del tonno. Bimarrebbe ancora
a spiegare la lettera C aggiunta ad abdom. Parmi che la spie-
gazione si possa desumere dal teste citato passo di Plinio in-
terpretando C per caesa. Con una probabilità adunque che è
quasi certezza assoluta possiamo asserire, che l'anfora conteneva
abdomina (se. thynni) caesa, cioè « panzetta (di tonno) in pezzi ».
condita naturalmente in qualche maniera.
1 Sai. 1 fr. 29 (ed. L. Muller):
ad cenam adducam et primum liisce abdomina thunni
advenientibii priva dabo cephalaeaque acharnae.
- Epigr. X, 48, 12: el madidum thynni de sale sumen erti.