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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 7.1879

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Dressel, Heinrich: Di un grande deposito di anfore rinvenuto nel nuovo quartiere del castro pretorio, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13207#0155
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archeologica comunale

143

DI UN GRANDE DEPOSITO DI ANFORE
RINVENUTO NEL NUOVO QUARTIERE DEL CASTRO PRETORIO

fContinuazione e fine)

GBTJPPO IV.

Anfore di forma quasi sferoidale.

Soltanto in questi ultimi anni è stata richiamata 1' atten-
zione sopra quella specie di anfore, di che ora intendo trattare.
Sono anfore, le quali si distinguono per la forma assai obesa,
per la considerevole capacita e per la fattura grossolana; anfore
molto massiccie e pesanti, con manichi grossi, corti e ricurvi
in semicerchio, con un collo che, allargandosi poco sotto la
bocca, va presto a congiungersi acl un ampio ventre sferoidale.
A siffatti recipienti appartiene la maggior parte dei rottami che
costituiscono il monte Testaccio, come feci osservare nel già
ricordato lavoro su queir enorme scarico, in cui coli' aiuto di
finora sconosciute iscrizioni a pennello tratte da quei rottami
io dimostrai, tali anfore esser vasi di trasporto provenienti mas-
sime dalla Spagna ed in parte anche dall'Africa. Oltre queste
del Testaccio per tanto tempo rimaste neglette non abbiamo
notizia, essersi rinvenute grandi quantità di anfore scritte appar-
tenenti a questo genere, tranne presso la basilica Lateranense,
ove, come già dissi, nel 1732 se ne trovarono parecchie cen-
tinaia, senza che fossero però sufficientemente studiate '.Appena

1 Le anfore sferoidali rinvenute nella regione lateranense non solo
erano di forma identica a quelle del monte Testaccio e degli Orti Torlonia,
ma provenivano anche dai medesimi paesi ed appartenevano all'istessa epoca,

IO
 
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