ARCHEOLOGICA COMUNALE 217
DI DDE SIGILLI LETTERATI DI PIOMBO
Appendici alVarlicolo precedente
Dichiarando nell' articolo precedente il sigillo di bronzo
di Celia Mascellina, io narrai di aver veduto in mezzo alle
anticaglie raccolte già dal cav. Giambattista Guidi, ed ora
disperse, un sigillo di piombo, che io giudicai da tegoli, ma
del quale a prima giunta trascurai di copiar la iscrizione, e
che in appresso perdei di vista, nè potei più rinvenire. Quan-
tunque mi lusingassi che un tal fatto fosse creduto dagli eru-
diti su la sola mia fede, con tuttociò mi tornò assai grata la
scoperta di altri due sigilli antichi, della istessa materia e della
istessa natura, che recentemente si è fatta, mediante i lavori
del Tevere, circa il medesimo luogo dove quello di Mascellina
fu ripescato. Questi tre rari monumenti si conservano insieme
nel nuovo museo tiberino — stabilito nell'antico giardino botanico
presso il palazzo Salviati —- tra l'altra minuta suppellettile antica
estratta dall' alveo e dalle ripe del fiume. L'illustre Fiorelli,
come già mi fu cortese del permesso di pubblicare in questi
fogli il primo sigillo, così ora mi consente divulgare gli altri
due novellamente scoperti: ond'io qui adempio il grato ufficio
di rendergliene, in nome di questa Commissione archeologica,
le grazie dovute.
Ecco pertanto la descrizione dei due sigilli; dei quali non
ho potuto senza qualche fatica decifrar la leggenda, per essere
l'uno e l'altro piombo assai corroso, ed anche alquanto malme-
nato per non so quali vicende.
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DI DDE SIGILLI LETTERATI DI PIOMBO
Appendici alVarlicolo precedente
Dichiarando nell' articolo precedente il sigillo di bronzo
di Celia Mascellina, io narrai di aver veduto in mezzo alle
anticaglie raccolte già dal cav. Giambattista Guidi, ed ora
disperse, un sigillo di piombo, che io giudicai da tegoli, ma
del quale a prima giunta trascurai di copiar la iscrizione, e
che in appresso perdei di vista, nè potei più rinvenire. Quan-
tunque mi lusingassi che un tal fatto fosse creduto dagli eru-
diti su la sola mia fede, con tuttociò mi tornò assai grata la
scoperta di altri due sigilli antichi, della istessa materia e della
istessa natura, che recentemente si è fatta, mediante i lavori
del Tevere, circa il medesimo luogo dove quello di Mascellina
fu ripescato. Questi tre rari monumenti si conservano insieme
nel nuovo museo tiberino — stabilito nell'antico giardino botanico
presso il palazzo Salviati —- tra l'altra minuta suppellettile antica
estratta dall' alveo e dalle ripe del fiume. L'illustre Fiorelli,
come già mi fu cortese del permesso di pubblicare in questi
fogli il primo sigillo, così ora mi consente divulgare gli altri
due novellamente scoperti: ond'io qui adempio il grato ufficio
di rendergliene, in nome di questa Commissione archeologica,
le grazie dovute.
Ecco pertanto la descrizione dei due sigilli; dei quali non
ho potuto senza qualche fatica decifrar la leggenda, per essere
l'uno e l'altro piombo assai corroso, ed anche alquanto malme-
nato per non so quali vicende.
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