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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 7.1879

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Dressel, Heinrich: Di un grande deposito di anfore rinvenuto nel nuovo quartiere del castro pretorio, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13207#0170
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158

BULLETT1N0 DELLA COMMISSIONE

L'iscrizione è dipinta in nero sopra pennellate biancastre.
Notevole è il gentilizio LocUlius (perchè così dovrà leggersi in-
vece di LocUlius), il quale forse altro non è che una forma
volgare di Lucilius {Lucillius). 11 numero segnato sul collo
non è più leggibile, quello sul ventre sarà stato probabil-
mente CLXVII. Gli avanzi dell'appunto scritto in corsivo presso
il manico sono troppo pochi per dar luogo a congetture.

Sopra un manico è impresso il bollo

104.

LXXIIL,
C MEVI • FÀVSTI
CLXVt

Sebbene nel numero segnato sul collo la seconda e terza
cifra abbiano l'apparenza di essere due L, è chiaro che in quel
posto non possono stare che due X: il numero era quindi 72 \ ;
quello sul ventre è con maggior probabilità 16G anziché 165 i.
Nel PORCI scritto lungo la direzione del manico destro parmi
doversi riconoscere piuttosto il gentilizio Porcìus che un nome
servile Porcus (altri esempi del semplice gentilizio scritto presso
il manico si hanno per es. ai n. 106, 113).

L' anfora, che conteneva 1' olio, come si è dimostrato alla
pag. 151 seg., pesa kil. 27,700, ma essendo mancante di un piccolo
pezzo della bocca convien portare il peso almeno a kil. 27,800.
La sua capacità è eli 59-59 £ litri d'acqua.

1 L'istessa impronta si leggo anche in una delle anse bollate raccolte
nel nostro scavo; anch'essa appartiene ad un'anfora della forma 11.

-o
a

33

(Tav. XV-XVI n. 4)
 
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