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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

DOI issue:
Nr. 2
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Cantarelli, Luigi: Il vicariato di Roma, [5]
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0120

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108

II vicariato di Roma

gillo di piombo, trovato in Sicilia (C. I. Gr. 9007), che porta il
nome di JovXxCvi[og].

7. Flavi us Felix Eumithius.

Kaibel 455 = C. I. Gr. 5694 ~= Parisotti 249 (Catina) :
(VXàfiiog (Ptjkii; Ev(Mx&ioq òXaix7iq\j>c[a%oc) vnarixòg rrjg sttcc^q-
yiag tìnev al ■degnai al A%iXXiavuì i§ d()\_y^\a[ac dia%vuùì-

68(oc.......[itxà tiìV vn\jatalav <DXajj[ov Qtodo^piov aìwviov

AvyovGzov rò di x\_a~Ji Ma'£.luov tov XapLTi^QotazTOV.

L'iscrizione, di cui abbiamo riprodotti, soltanto, i brani più
interessanti per noi, è formata da sei frammenti e contiene l'e-
ditto di Flavio Felice Eumatio, consolare di Sicilia, intorno alle
terme Achilliane, probabilmente quelle stesse ricordate nella epi-
grafe di Flavio Arsinio, consolare del 359 (v. p. 108). Flavio Fe-
lice Eumatio governava la Sicilia nel 434, poiché la lapide porta
questa data: post consulatum Flavii Theodosii Augusti XIV et
Max imi, che sono i consoli dell'anno 433.

8. I u 1 i u s A g r i u s T a r r u t e n i u s Marcianus.

C. VI, 1735 = Parisotti, 242 (Roma): Iulii A[_grii Tar-
rulenii M]arciani v(iri) c(larissimi). — Tulio Agrio Tarru-
tenio Marciano v(iro) c(larissimo) et ial(ustrissimo) .. . quae-
(stori) /candidato, pr(aetori) \_kand(idato)~\, consul(ari) Si-
cilia e, procons(uli) 0?"ient[is~] et rei.

È il Marciano, al quale sono dirette alcune lettere di Sim-
maco (1), che fu vicario d'Italia nel 384 (C. Th. IV, 38, 7),
proconsole d'Africa nel 394 (Tissot, 271 = De Ruggiero, 332)
e prefetto urbano nel 409 (Tomassetti, p. 74). Il suo governo
della Sicilia, secondo il Parisotti, deve porsi fra il 368 e il 383.
Un frammento di lapide catanese che porta inciso il nome
MaQxiavóc (Kaibel, 454) si può riferire al nostro consolare.

(i) Symm. p. CXCII Seeck.
 
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