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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 21.1893

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Marucchi, Orazio: Una statuetta reale del Museo Egizio Vaticano
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https://doi.org/10.11588/diglit.13635#0165

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del Museo egizio vaticano

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chiamare geni benefici, affinchè il defunto possa eseguire i suoi
lavori nella regione delle ombre e così prepararsi a ricevere poi la
luce divina, cioè la beatitudine eterna, con l'assorbimento com-
pleto nella divinità. Questa preghiera, la quale con varianti più o
meno notevoli è quasi sempre tracciata sulle statuette funerarie,
costituisce il capitolo VP del Libro dei morti che ha per titolo :

_a ^

Capitolo di fare eseguire {agli) usebtiu i lavori nella

divina regione inferiore.

Premesse queste spiegazioni, che erano indispensabili, veniamo
ad esaminare il nostro piccolo monumento e cominciamo dal tra-
durne la iscrizione geroglifica, la quale ci offre qualche variante
dal consueto testo dell'accennato capitolo del funebre documento
egizio (v. la tav. IX).

Nella parte anteriore della statuetta vi è un'iscrizione verti-
cale con i segni disposti da destra a sinistra che dice :

w

I__a

Sia illuminato il defunto sacerdote Sem figlio reale Chaemuas

Intorno poi alla figura girano quattro linee orizzontali disposte
pure da destra a sinistra, nelle quali si contiene il testo del ca-
pitolo VP del libro dei morti, e dove parla il defunto stesso nel
modo seguente :

» '—*■ ~c-J 1 (/wwv\r)

Egli dice: Ahi (se) i geni benefici sono abili di concedere a
 
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