DI UN MUSAICO FIGUEATO SCOPEETO A VEII
Nell'anno 1889 S. M. 1' imperatrice Teresa del Brasile fece
eseguire vaste esplorazioni archeologiche nei tenimenti di stia
proprietà al! Isola Farnese. Per questi scavi, sulle colline di
Picazzano e di Vaccareccia furono rimesse in luce molte tombe
appartenenti all'arcaica necropoli Veientana, e fu recuperata una
copiosissima serie di oggetti spettanti alla suppellettile funebre.
Nell'altipiano poi, e specialmente nei terreni denominati Quar-
ticcioli, si rinvennero avanzi di cospicue fabbriche d'età impe-
riale romana ; un ricchissimo deposito di oggetti votivi in ter-
racotta; e frammenti marmorei e fìttili di varia natura. Tutte
queste scoperte furono accuratamente descritte dal eh. collega
prof. Lanciani, nelle Notizie degli scavi del predetto anno 1889.
Ma fra i trovamenti avvenuti entro l'area dell'antica città,
fu appena accennato quello di un pavimento a musaico policromo,
il cui disegno fu creduto rappresentare « una barca tratta a ri-
morchio da un elefante » ('). Tale musaico, insieme con molti
altri oggetti raccolti nello scavo, fu trasportato a Parigi ; e dopo
la morte dell' imperatrice Teresa essendo stato ereditato da
S. A. la principessa Isabella, sua figlia, e dal conte d' Eu, suo
genero, per cortese invito dei nobili proprietari è stato ora pub-
blicato dall' illustre archeologo ed epigrafista prof. R. Cagnat.
membro dell' Istituto di Francia, nella importante Eivista del
eh. sig. Carlo Normand, L'ami des monuments et des arts,
voi. XIV (1900), pagg. 67-72.
Trattandosi di un insigne monumento d'arte romana, che
era finora sconosciuto e ci offre per la prima volta una rappre-
0) Notizie degli scavi 1889, pag. 158.
Nell'anno 1889 S. M. 1' imperatrice Teresa del Brasile fece
eseguire vaste esplorazioni archeologiche nei tenimenti di stia
proprietà al! Isola Farnese. Per questi scavi, sulle colline di
Picazzano e di Vaccareccia furono rimesse in luce molte tombe
appartenenti all'arcaica necropoli Veientana, e fu recuperata una
copiosissima serie di oggetti spettanti alla suppellettile funebre.
Nell'altipiano poi, e specialmente nei terreni denominati Quar-
ticcioli, si rinvennero avanzi di cospicue fabbriche d'età impe-
riale romana ; un ricchissimo deposito di oggetti votivi in ter-
racotta; e frammenti marmorei e fìttili di varia natura. Tutte
queste scoperte furono accuratamente descritte dal eh. collega
prof. Lanciani, nelle Notizie degli scavi del predetto anno 1889.
Ma fra i trovamenti avvenuti entro l'area dell'antica città,
fu appena accennato quello di un pavimento a musaico policromo,
il cui disegno fu creduto rappresentare « una barca tratta a ri-
morchio da un elefante » ('). Tale musaico, insieme con molti
altri oggetti raccolti nello scavo, fu trasportato a Parigi ; e dopo
la morte dell' imperatrice Teresa essendo stato ereditato da
S. A. la principessa Isabella, sua figlia, e dal conte d' Eu, suo
genero, per cortese invito dei nobili proprietari è stato ora pub-
blicato dall' illustre archeologo ed epigrafista prof. R. Cagnat.
membro dell' Istituto di Francia, nella importante Eivista del
eh. sig. Carlo Normand, L'ami des monuments et des arts,
voi. XIV (1900), pagg. 67-72.
Trattandosi di un insigne monumento d'arte romana, che
era finora sconosciuto e ci offre per la prima volta una rappre-
0) Notizie degli scavi 1889, pag. 158.