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Vaglieri, Dante: Nuove scoperte e nuovi studii al Foro Romano
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.13723#0272
NUOVE SCOPERTE E NUOVI STUDI! AL FORO ROMANO
« La vita secolare e intensa del popolo che finì col domi-
nare il mondo antico, dice il Boni nel fascicolo di Giugno delle
Notizie degli scavi, 1900 (p. 220) dovette mutare l'aspetto pri-
mitivo della piccola valle in cui sorsero il Comizio, il Poro e i
Sacrari di Stato, e la cui struttura geologica ha per certo influito
nel distribuire i centri della vita religiosa, civile e politica ro-
mana, sul percorso della Sacra Via che li collegava.
« Le condizioni naturali del suolo contribuirono, prima di
ogni altra causa, ad assegnare una direzione e un limite ai mu-
tamenti operati, in età arcaiche, dalla mano dell'uomo; sono
rintracciabili nel caso nostro determinando gli strati archeologici
degli inftma, ma celeberrima urbis loca, racchiusi dai colli
Oppio, Palatino e Capitolino. Questa determinazione va fondata,
alla sua volta, su rilievi planimetrici ed altimetrici, concisi il
più possibile, esatti Dell' insieme e completabili in seguito coi
particolari di ciascuna esplorazione.
« Un rilievo che risponde per ora allo scopo, fu eseguito
nel maggio scorso da quarantasei alunni del secondo corso della
Scuola d'applicazione degli ingegneri della E. Università di Roma,
divisi ili cinque squadre, sotto la direzione del prof. Reina, coadiu-
vato dagli ingegneri Revessi, Ciappi, Chiera, Paniconi e Zino,
assistenti della scuola ».
Tale pianta, nella scala di 1 : 500, colle quote altimetriche
riferite al livello medio del mare, con tutte le indicazioni sul
sistema seguito, è pubblicata in tavola nel suddetto fascicolo
delle Notizie, e rappresenta la migliore guida per i monumenti
del Foro, sino allora rimessi in luce.
« La vita secolare e intensa del popolo che finì col domi-
nare il mondo antico, dice il Boni nel fascicolo di Giugno delle
Notizie degli scavi, 1900 (p. 220) dovette mutare l'aspetto pri-
mitivo della piccola valle in cui sorsero il Comizio, il Poro e i
Sacrari di Stato, e la cui struttura geologica ha per certo influito
nel distribuire i centri della vita religiosa, civile e politica ro-
mana, sul percorso della Sacra Via che li collegava.
« Le condizioni naturali del suolo contribuirono, prima di
ogni altra causa, ad assegnare una direzione e un limite ai mu-
tamenti operati, in età arcaiche, dalla mano dell'uomo; sono
rintracciabili nel caso nostro determinando gli strati archeologici
degli inftma, ma celeberrima urbis loca, racchiusi dai colli
Oppio, Palatino e Capitolino. Questa determinazione va fondata,
alla sua volta, su rilievi planimetrici ed altimetrici, concisi il
più possibile, esatti Dell' insieme e completabili in seguito coi
particolari di ciascuna esplorazione.
« Un rilievo che risponde per ora allo scopo, fu eseguito
nel maggio scorso da quarantasei alunni del secondo corso della
Scuola d'applicazione degli ingegneri della E. Università di Roma,
divisi ili cinque squadre, sotto la direzione del prof. Reina, coadiu-
vato dagli ingegneri Revessi, Ciappi, Chiera, Paniconi e Zino,
assistenti della scuola ».
Tale pianta, nella scala di 1 : 500, colle quote altimetriche
riferite al livello medio del mare, con tutte le indicazioni sul
sistema seguito, è pubblicata in tavola nel suddetto fascicolo
delle Notizie, e rappresenta la migliore guida per i monumenti
del Foro, sino allora rimessi in luce.