BREVE NOTA SOPRA UN FRAMMENTO
DI ANTICO CALENDARIO
Per alcune mie ricerche speciali sulla topografia dei cimi-
teri cristiani della zona Appio-Ardeatina, volli fare recentemente
una lunga e minuziosa esplorazione sotterranea in quella regione
del cimitero di Callisto, che si dirama tra l'attuale monastero
dei pp. Trappisti e la chiesa del Domine quo vadis.
A questa vastissima e quasi sconosciuta regione cimiteriale
— della quale mi occuperò con uno speciale articolo nel Nuovo
Bullettino di archeologia cristiana — dà accesso un'ampia scala,
rivolta alla via Ardeatina e più a questa vicina che non all'Appia.
Il sommo archeologo G. B. de Rossi fece gran conto di questo
descenso, che era stato scoperto dal suo fratello Michele Stefano
il 13 febbraio 1867, e ritenne che fin d'allora fosse stato rin-
venuto uno degli ingressi al cimitero di Balbina : e di quella
regione dette una prima sommaria illustrazione nel suo classico
Bullettino di archeologia cristiana (1). Dietro sua proposta la
Commissione di archeologia sacra fece sterrare la scala di accesso
a quelle gallerie cimiteriali ed in quello scavo si rinvennero
alcune iscrizioni.
Di una di queste il de Rossi dettò il commento seguente,
che giova qui riportare nelle sue testuali parole : « Tra i minuti
frammentini, che giacevano nelle terre e macerie ingombranti
C) Bull, di arch. crisi-, 1867, p. 1 e segg.
DI ANTICO CALENDARIO
Per alcune mie ricerche speciali sulla topografia dei cimi-
teri cristiani della zona Appio-Ardeatina, volli fare recentemente
una lunga e minuziosa esplorazione sotterranea in quella regione
del cimitero di Callisto, che si dirama tra l'attuale monastero
dei pp. Trappisti e la chiesa del Domine quo vadis.
A questa vastissima e quasi sconosciuta regione cimiteriale
— della quale mi occuperò con uno speciale articolo nel Nuovo
Bullettino di archeologia cristiana — dà accesso un'ampia scala,
rivolta alla via Ardeatina e più a questa vicina che non all'Appia.
Il sommo archeologo G. B. de Rossi fece gran conto di questo
descenso, che era stato scoperto dal suo fratello Michele Stefano
il 13 febbraio 1867, e ritenne che fin d'allora fosse stato rin-
venuto uno degli ingressi al cimitero di Balbina : e di quella
regione dette una prima sommaria illustrazione nel suo classico
Bullettino di archeologia cristiana (1). Dietro sua proposta la
Commissione di archeologia sacra fece sterrare la scala di accesso
a quelle gallerie cimiteriali ed in quello scavo si rinvennero
alcune iscrizioni.
Di una di queste il de Rossi dettò il commento seguente,
che giova qui riportare nelle sue testuali parole : « Tra i minuti
frammentini, che giacevano nelle terre e macerie ingombranti
C) Bull, di arch. crisi-, 1867, p. 1 e segg.