DI UN NUOVO FRAMMENTO DEGLI ATTI AVVALICI
RECENTEMENTE SCOPERTO PRESSO LA VIA PORTUENSE
(Tav. IX-X).
Nel mese di febbraio del corrente anno 1911 venne in mia
casa il sig. Ludovico Rufini e mi presentò il frammento mar-
moreo che è riprodotto nella tavola IX-X, dicendomi che esso
era tornato in luce pochi giorni prima, per caso fortuito, da una
vigna posta fuori la porta Portese nei dintorni della località
detta « La Magliana ». Io lo riconobbi subito come un frammento
degli Atti del celebre collegio dei fratelli Arvali, i quali ave-
vano, come è notissimo, presso quella località il loro bosco sacro
contenente il tempio della dea Dia; e così per evitare che
andasse fuori di Roma ne feci acquisto per il Museo vaticano
alla cui Direzione ho l'onore di appartenere.
Il nuovo frammento entrato così in questo Museo verrà col-
locato in una apposita sala insieme ad altre iscrizioni arvaliche (').
Il frammento ora rinvenuto appartiene a quella parte degli
Atti arvalici che fu composta sotto il regno di Gordiano III ed
(') E noto che mentre il Museo nazionale romano possiede la grande
raccolta delle iscrizioni arvaliche, anche il Museo vaticano ne ha un'altra
che, se è piccola in confronto di quella, è però di molta importanza. La
collezione vaticana contiene: 1° la grande tavola arvalica dei tempi di Ne-
rone (anno 59), scoperta nel luogo stesso della Magliana nel 1866; 2* un
frammento dei tempi di Domiziano (a. 91) ; 3° quello celeberrimo dei tempi
di Elagabalo contenente il testo del famoso carnieri arvalicum (C. 1. L. I, 28);
4° un'altro frammento di Elagabalo dell'anno 221 ; 5° due frammenti mi-
nori, uno dei quali dei tempi di Antonino Pio.
RECENTEMENTE SCOPERTO PRESSO LA VIA PORTUENSE
(Tav. IX-X).
Nel mese di febbraio del corrente anno 1911 venne in mia
casa il sig. Ludovico Rufini e mi presentò il frammento mar-
moreo che è riprodotto nella tavola IX-X, dicendomi che esso
era tornato in luce pochi giorni prima, per caso fortuito, da una
vigna posta fuori la porta Portese nei dintorni della località
detta « La Magliana ». Io lo riconobbi subito come un frammento
degli Atti del celebre collegio dei fratelli Arvali, i quali ave-
vano, come è notissimo, presso quella località il loro bosco sacro
contenente il tempio della dea Dia; e così per evitare che
andasse fuori di Roma ne feci acquisto per il Museo vaticano
alla cui Direzione ho l'onore di appartenere.
Il nuovo frammento entrato così in questo Museo verrà col-
locato in una apposita sala insieme ad altre iscrizioni arvaliche (').
Il frammento ora rinvenuto appartiene a quella parte degli
Atti arvalici che fu composta sotto il regno di Gordiano III ed
(') E noto che mentre il Museo nazionale romano possiede la grande
raccolta delle iscrizioni arvaliche, anche il Museo vaticano ne ha un'altra
che, se è piccola in confronto di quella, è però di molta importanza. La
collezione vaticana contiene: 1° la grande tavola arvalica dei tempi di Ne-
rone (anno 59), scoperta nel luogo stesso della Magliana nel 1866; 2* un
frammento dei tempi di Domiziano (a. 91) ; 3° quello celeberrimo dei tempi
di Elagabalo contenente il testo del famoso carnieri arvalicum (C. 1. L. I, 28);
4° un'altro frammento di Elagabalo dell'anno 221 ; 5° due frammenti mi-
nori, uno dei quali dei tempi di Antonino Pio.