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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 39.1911

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Cantarelli, Luigi: Scoperte archeologiche in Italia e nelle antiche provincie romane, [20]
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https://doi.org/10.11588/diglit.14881#0305

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e nelle antiche provincie romane

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conoscono che due esemplari a Napoli e due in Roma di cui
uno trovato sul Celio e l'altro suirEsquilino [C. L. Visconti,
Bull. Com. 1885, pag. 190, n. 6]). L'altra lucerna mostra un cane
che rincorre una lepre; la terza ha la vittoria sul globo, che
nella sinistra tiene una palma e nella destra uno scudo circo-
lare con lo scritto ex s[enatus) consulto).

Altre scoperte interessanti sono: la tomba di Sesto Vibio
Cordo miles cohortis tertiae praetoriae, come dice l'iscrizione
attribuibile alla prima metà del II sec. d. Cr., con gli avanzi
di una necropoli romana; i resti di un tempietto dedicato alla
Bona dea come attestano tre conche votive [tabella) recanti sul-
l'orlo una dedica a quella divinità di cui una, così concepita :

Barbia L[uci) l(iberta) Stadium B[onae) D[eae) M......Barbia

dovrebbe essere stata una liberta di quel Lucio Barbio Lucullo
o di suo figlio Rufo, i cui ritratti sono scolpiti nella famosa
stela sepolcrale, la quale segata in due pezzi serve da stipiti
alla porta maggiore della cattedrale di San Giusto. Strano è il
cognome Stadium che porta la dedicante ; esso è certamente
greco, come si conviene a liberta, ma se sia proprio identico
alla voce araòiov o non piuttosto qualche diminutivo come Phi-
lematium, lo Sticotti non sa decidere. Infine ricorderemo la sco-
perta di un elmo trovato nella grotta delle mosche presso San
Canziano del Carso, che porta incise a punzone sulla gronda al-
cune iscrizioni, una delle quali dice così: c[enturia) Postumi
M[arcì) V...i Bacini; delle superiori, non si riconosce in quella
di sinistra che centuria) Caesidi, e in quella di destra il nome
Julius, onde si vede che l'elmo cambiò tre volte di padrone;
prima era proprietà di un Marco Bacino, il cui gentilizio co-
minciava con la lettera V e che servì nella centuria di Postumo
in coorte e legione ignote; poi appartenne ad un soldato di cui
non si può leggere il nome e che militò sotto il centurione
Caesidius di legione ignota, infine ad un terzo milite che si chia-
mava Giulio o che serviva in una divisione comandata da un
 
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