IL SANTUARIO SOTTERRANEO
RECENTEMENTE SCOPERTO AD SPEM VETEREM
Nel primo fascicolo delle Notizie degli scavi del 1918 l'egregio
ispettore Gatti ha dato una sobria e accurata relazione della sco-
perta di una sala ipogèa di tipo basilicale, avvenuta il 23 aprile 1917,
sotto i binarii della linea Roma-Napoli, a sinistra e quasi a contatto
della via Prenestina, poco oltre la porta Maggiore.
Il monumento, esattamente orientato da est ad ovest, com-
prende :
a) Una galleria a piano inclinato (A-A'), che gli dav a
accesso dall'esterno, munita di pozzi di luce e d'aria.
b) Un v e s t i b o 1 o (B) di m. 3.62 X 3,50 di lato, con
pavimento a mosaico bianco e nero, inclinato verso il centro, dove
esiste un pozzetto (C) profondo m. 2,55, destinato a raccogliere
le acque cadenti dal lucernario, e ad immetterle in un cunicolo
di assorbimento scavato nel vergine. « Sopra il lucernario fu ri-
conosciuto un muro di buona opera reticolata di tufa,
il quale serviva a recingere il vuoto a guisa di parapetto ». La
porta o fornice di comunicazione tra vestibolo e santuario, lett. D,
misura in larghezza m. 1.49.
c) Il santuario, profondo m. 13,34 sotto il piano dei
binarii, misura complessivamente mq. 108 di superficie, ed è diviso
in tre navate : la centrale (lett. E) larga m. 3,00, le laterali (lett. F.
ed F'). metri 2,00. Sono separate non da colonne, ma da goffi e
sguaiati pilastri, tre per lato, i quali sostengono quattro archivolti,
anch'essi fuori di sesto ed irregolari. Nave e navatelle sono coperte
da vòlte a botte.
RECENTEMENTE SCOPERTO AD SPEM VETEREM
Nel primo fascicolo delle Notizie degli scavi del 1918 l'egregio
ispettore Gatti ha dato una sobria e accurata relazione della sco-
perta di una sala ipogèa di tipo basilicale, avvenuta il 23 aprile 1917,
sotto i binarii della linea Roma-Napoli, a sinistra e quasi a contatto
della via Prenestina, poco oltre la porta Maggiore.
Il monumento, esattamente orientato da est ad ovest, com-
prende :
a) Una galleria a piano inclinato (A-A'), che gli dav a
accesso dall'esterno, munita di pozzi di luce e d'aria.
b) Un v e s t i b o 1 o (B) di m. 3.62 X 3,50 di lato, con
pavimento a mosaico bianco e nero, inclinato verso il centro, dove
esiste un pozzetto (C) profondo m. 2,55, destinato a raccogliere
le acque cadenti dal lucernario, e ad immetterle in un cunicolo
di assorbimento scavato nel vergine. « Sopra il lucernario fu ri-
conosciuto un muro di buona opera reticolata di tufa,
il quale serviva a recingere il vuoto a guisa di parapetto ». La
porta o fornice di comunicazione tra vestibolo e santuario, lett. D,
misura in larghezza m. 1.49.
c) Il santuario, profondo m. 13,34 sotto il piano dei
binarii, misura complessivamente mq. 108 di superficie, ed è diviso
in tre navate : la centrale (lett. E) larga m. 3,00, le laterali (lett. F.
ed F'). metri 2,00. Sono separate non da colonne, ma da goffi e
sguaiati pilastri, tre per lato, i quali sostengono quattro archivolti,
anch'essi fuori di sesto ed irregolari. Nave e navatelle sono coperte
da vòlte a botte.